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Aveva ragione Freud: Il senso di colpa ha un ruolo chiave nella depressione

Scienziati hanno dimostrato che il cervello di persone con depressione rispondono in modo diverso ai sensi di colpa, anche dopo che i sintomi [della depressione] sono spariti.

I ricercatori dell'Università di Manchester hanno scoperto che le scansioni cerebrali di persone con una storia di depressione sono diverse nelle regioni associate al senso di colpa e alla conoscenza di un comportamento socialmente accettabile, rispetto agli individui che non sono mai stati depressi.


Roland Zahn
Lo studio (pubblicato sulla rivista Archives of General Psychiatry) fornisce la prima evidenza dei meccanismi cerebrali per spiegare l'osservazione classica di Freud che colpa esagerata e auto-biasimo sono fondamentali capire la depressione. Il ricercatore responsabile Dott. Roland Zahn (foto), dalla Scuola di Scienze Psicologiche dell'Università, ha dichiarato: "La nostra ricerca chiarisce il primo meccanismo cerebrale che potrebbe spiegare l'osservazione classica di Freud che la depressione si distingue dalla tristezza normale dalla propensione ai sentimenti esagerati di colpa o di auto-accusa. Per la prima volta, abbiamo tracciato le regioni del cervello che interagiscono nel collegare la dettagliata conoscenza sul comportamento socialmente appropriato (il lobo temporale anteriore) con i sentimenti di colpa (la regione subgenuale del cervello) nelle persone inclini alla depressione".


Lo studio ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per esaminare il cervello di un gruppo di persone dopo la remissione di una depressione grave per più di un anno, e un gruppo di controllo che non ha mai sofferto di depressione. Entrambi i gruppi sono stati invitati a immaginare di agire male, per esempio essere 'avaro' o 'prepotente' nei confronti dei loro migliori amici. Hanno quindi riferito i loro sentimenti al gruppo di ricerca.


"Le scansioni hanno rivelato che le persone con una storia di depressione, non hanno 'accoppiato' le regioni del cervello associate al senso di colpa e alla conoscenza di un comportamento appropriato così saldamente come ha fatto il gruppo di controllo mai depresso", ha detto il dottor Zahn, Ricercatore Clinico Laureato al MRC. "È interessante notare che questo 'disaccoppiamento' si verifica solo quando le persone soggette alla depressione di sentono colpevoli o si biasimano, ma non quando si sentono arrabbiati o incolpano gli altri. Questo potrebbe riflettere una mancanza di accesso ai dati su ciò che non era esattamente appropriato nel loro comportamento quando si sentivano in colpa, estendendo così la colpa alle cose di cui non sono responsabili e sentendosi in colpa per tutto".


La ricerca, parzialmente finanziata dal Medical Research Council (MRC), è importante perché rivela i meccanismi cerebrali alla base di sintomi specifici della depressione che possono spiegare perché alcune persone reagiscono allo stress con la depressione, piuttosto che con l'aggressività. Il team sta ora indagando se i risultati dello studio possono essere utilizzati per predire il rischio di depressione dopo la remissione di un episodio precedente. In caso di successo, questo potrebbe fornire il primo marcatore di fMRI del rischio di depressione futura.

 

 

 

 

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Fonte: Materiale della University of Manchester, via AlphaGalileo.

Riferimento:
Green S., Lambon Ralph M., Moll J., Deakin JFW, Zahn R. Guilt-selective functional disconnection of anterior temporal and subgenual cortices in major depressive disorder. Archives of General Psychiatry, (in press) 2012

Pubblicato in ScienceDaily il 4 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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