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Nuovo farmaco sperimentale offre speranze per l'ictus e per l'Alzheimer

L'inibitore dell'aggregazione proteica mostra livelli più bassi di morte cellulare e paralisi nei topi con ictus acuto.

Benefits of GAPDH C152A Itakura et al OsakaMetroUniBenefici dell'espressione GAPDH-C152A e GAI-17 sul trattamento con ictus ischemico acuto nei topi. Gli aggregati GAPDH indotti da ischemia portano alla morte cellulare e alla paralisi, ma sia l'espressione GAPDH-C152A che il trattamento GAI-17 possono ridurre le possibilità di effetti collaterali post-ictus. Fonte: Osaka Metropolitan University

Si dice che l'ictus sia la seconda causa di morte in tutto il mondo dopo le malattie cardiache. Per prevenire la morte dei neuroni nel cervello, un gruppo di ricerca guidato dal professore associato Hidemitsu Nakajima, dell'Osaka Metropolitan University, ha sviluppato un farmaco che inibisce una proteina coinvolta nella morte delle cellule.


La proteina multifunzionale GAPDH (gliceraldeide-3-fosfato deidrogenasi) è collegata alla patogenesi di molte malattie intrattabili del cervello e del sistema nervoso. Il team ha sviluppato GAI-17, un inibitore dell'aggregazione della GAPDH, che, somministrato a topi modello di ictus acuto, ha ridotto significativamente la morte e la paralisi delle cellule cerebrali rispetto ai topi non trattati.


Il GAI-17 non ha mostrato nemmeno effetti collaterali allarmanti, come effetti avversi sul cuore o sul sistema cerebrovascolare. Inoltre, gli esperimenti con GAI-17, come riferiti su iScience, hanno mostrato un miglioramento dei topi anche se somministrato 6 ore dopo un ictus.


"Ci aspettiamo che l'inibitore dell'aggregazione della GAPDH, che abbiamo sviluppato, sia un singolo farmaco in grado di trattare molte malattie neurologiche intrattabili, compreso l'Alzheimer", ha dichiarato il professor Nakajima. "Andando avanti, verificheremo l'efficacia di questo approccio nei modelli di malattie diverse dall'ictus e promuoveremo ulteriori ricerche pratiche verso la realizzazione di una società più sana e più longeva".

 

 

 


Fonte: Osaka Metropolitan University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Itakura, [+7}, H Nakajima. Inhibition of GAPDH aggregation as a potential treatment for ... iScience, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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