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Telomeri più corti collegati ad un aumento del rischio di malattie cerebrali legate all'età

telomere shorteningL'accorciamento dei telomeri.

Gli scienziati del Mass General Brigham hanno esplorato l'associazione tra la lunghezza dei telomeri, che diminuiscono man mano che una persona invecchia o è esposta a ambienti malsani, e il rischio di malattie cerebrali legate all'età. Con lo studio pubblicato su Neurology, il team di ricerca ha trovato prove che suggeriscono che scelte più sane di stile di vita potrebbero mitigare i rischi associati alla lunghezza dei telomeri.


"Ridurre i fattori di rischio come il peso e i'alcol, oltre a dormire di più e fare più esercizio fisico, può aiutare a invertire il rischio di malattie cerebrali legate all'età, anche per le persone che hanno già segni di invecchiamento biologico", ha affermato la prima autrice Tamara Kimball MD, del Center for Neurotechnology and Neurorecovery del Massachusetts General Hospital. "In breve, non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi più cura del nostro cervello".


Il rischio di ictus, demenza e depressione in tarda età, aumenta man mano che le persone invecchiano. Allo stesso modo, i telomeri, che sono cappucci protettivi alle estremità dei cromosomi, si riducono naturalmente con l'età o con l'esposizione a condizioni ambientali avverse, come lo stress e l'inquinamento, aumentando il rischio di danno al DNA. Questo studio ha cercato di determinare l'associazione tra queste malattie cerebrali legate all'età e la lunghezza dei telomeri dei leucociti (LTL) e se la LTL è un fattore causale diretto o semplicemente un marcatore predittivo delle malattie cerebrali.


Per studiare questa relazione, il team di ricerca ha analizzato i dati di 356.173 partecipanti alla UK Biobank e ha usato il McCance Brain Care Score (BCS), che spiega fattori come pressione sanguigna, livelli di zucchero nel sangue, colesterolo, comportamenti di stile di vita e aspetti socio-emotivi che influenzano i profili dei fattori di rischio.


I loro risultati dimostrano che le persone con telomeri più corti e BCS più basso, un riflesso di scelte di stile di vita meno che ottimali, avevano il rischio più alto di queste malattie cerebrali. In particolare, quelli con LTL più corti ma punteggio di stile di vita più sano (BCS elevato), NON hanno mostrato un rischio significativamente aumentato, suggerendo che un BCS elevato può mitigare gli effetti dei telomeri corti.


Una notevole limitazione dello studio era che la LTL è stata misurata solo alla visita iniziale e quindi l'accorciamento dei telomeri non è stato seguito nel tempo. Inoltre, lo studio includeva solo individui di origine europea, un limite alla sua generalizzabilità. Tuttavia, la riduzione dei fattori di rischio sembra mitigare gli effetti negativi dei telomeri più corti sulla salute cerebrale, il che prepara il terreno a studi futuri per esplorare se gli interventi sullo stile di vita possono effettivamente rallentare gli effetti dell'invecchiamento sul cervello.

 

 

 


Fonte: Mass General Brigham (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: TN Kimball, [+7], CD Anderson. Association of Leucocyte Telomere Length With Stroke, Dementia, and Late-Life Depression. The Role of Modifiable Risk Factors. Neurology, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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