Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovate informazioni preziose sul modo in cui il corpo protegge i neuroni dai danni

Glia light green respond to the loss of dendrite cilia dark pink by accumulating excess extracellular matrix dark greenLe glia (verde chiaro) rispondono alla perdita di ciglia di dendrite (rosa scuro) accumulando un eccesso di matrice extracellulare (verde scuro).

I neuroni possono ottenere tutta la gloria, ma sarebbero nulla senza le cellule gliali. Mentre le cellule cerebrali eseguono il lavoro pesante nel sistema nervoso, sono le glia che forniscono nutrienti, puliscono i rifiuti e proteggono i neuroni dai danni. Ora, degli scienziati hanno scoperto un nuovo meccanismo attraverso il quale questi operatori cruciali di supporto rilevano e rispondono al danno dei neuroni.


Il loro studio, pubblicato su Nature Communications, descrive come due proteine ​​chiave consentono alle cellule gliali di monitorare attivamente le ciglia che, simili a capelli, si estendono dai dendriti dei nematodi, in modo che le cellule gliali possano rispondere alle lesioni e prevenire i danni. I risultati possono avere implicazioni per il trattamento delle malattie causate da ciglia difettose, come la malattia renale policistica.


"Il nostro obiettivo principale era definire meglio il percorso attraverso il quale le glia interagiscono con i dendriti", afferma Shai Shaham, responsabile del laboratorio genetica dello sviluppo della Rockefeller University di New York. "Una domanda importante successiva è se si possono manipolare queste cellule per affrontare le malattie relative alle ciglia".

 

Territorio inesplorato

I neuroni si basano su assoni e dendriti per comunicare; gli assoni inviano messaggi, mentre i dendriti ricevono quelli in arrivo, alcuni con l'aiuto di ciglia che si estendono dalle loro punte. Le ciglia rilevano odori, luce e altri stimoli.


Gli scienziati hanno studiato come le cellule gliali mantengono in forma gli assoni. Ma relativamente pochi studi hanno cercato di capire come le glia proteggono e mantengono i dendriti e le loro delicate ciglia. Sapendo che i cambiamenti della struttura del dendrite sono correlati all'apprendimento e alla memoria e che le ciglia disfunzionali sono al centro di una famiglia di disturbi noti come ciliopatie, Shaham e colleghi hanno deciso di colmare quel divario cruciale di conoscenza.


"Non sapevamo essenzialmente nulla delle interazioni tra cellule gliali e dendriti, ma contano tanto quanto gli assoni", afferma Shaham. "Hai bisogno anche di qualcosa per ricevere segnali".


Il team ha scelto di studiare glia, dendriti e ciglia nel nematode C. elegans, un organismo modello apprezzato dai ricercatori di base per la sua genetica semplice e la sua biologia ben studiata. Un ulteriore vantaggio qui è stato che i nematodi hanno le ciglia solo alle estremità dei dendriti, semplificando il lavoro di concentrarsi su ciò che accade alle ciglia dendritiche quando le glia escono dal lavoro.


"Il C.Elegans è un modello potente, perché possiamo usarlo per esplorare tutto, dalle molecole al comportamento", afferma Katherine Varandas, post-dottorato nel laboratorio di Shaham e prima autrice dello studio. "Attraverso lo studio dei nematodi possiamo decifrare interazioni molto specifiche tra dendrite e glia".

 

Avanzare sull'albero della vita

Per lo studio, il team ha usato la CRISPR per progettare nematodi con ciglia interrotte o con risposte gliali alterate, poi ha monitorato le glia in azione mediante microscopia a fluorescenza. Quindi, per capire come le glia rispondono ai nematodi con e senza ciglia, hanno impiegato il sequenziamento dell'RNA per monitorare i cambiamenti di espressione genica e la microscopia elettronica per osservare i cambiamenti strutturali.


Hanno scoperto che le cellule gliali rispondono alle ciglia danneggiate accumulando un eccesso di proteine ​​della matrice extracellulare e alterando l'espressione genica. In particolare, hanno scoperto un nuovo percorso di segnalazione che coinvolge la DGS-1, una proteina neuronale, e la Fig-1, una proteina gliale. Queste due proteine ​​sembrano cruciali per il monitoraggio dell'integrità delle ciglia; mutazioni in una delle due scatena risposte gliali anche senza danni alle ciglia.


I risultati ampliano la nostra comprensione delle funzioni gliali, con potenziali implicazioni che si estendono ben oltre i nematodi. In effetti, le somiglianze strutturali e funzionali degli organi sensoriali tra le specie suggeriscono che meccanismi simili per mantenere al sicuro le ciglia possono esistere nei mammiferi, dove è stato dimostrato che le cellule gliali interagiscono con strutture dendritiche simili.


Il presente studio potrebbe quindi gettare le basi per esplorare le interazioni glia-dendrite tra le specie, con potenziali implicazioni per gli esseri umani che soffrono di ciliopatie.

"Speriamo ora di portare questi studi ai mammiferi", afferma la Varandas. "Gli organi sensoriali, che includono dendriti decorati da ciglia circondati da glia, sono altamente conservati attraverso l'evoluzione e condividono sorprendenti somiglianze tra loro, fornendo una direzione affascinante per la ricerca futura".

 

 

 


Fonte: Rockefeller University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: KC Varandas, [+5], S Shaham. Glia detect and transiently protect against dendrite substructure disruption in C. elegans. Nature Comm, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.