Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pazienti con MA hanno diversi sintomi di salute mentale prima dei problemi di memoria

Healthcare Services

Il declino della memoria e di altre capacità di pensiero è il risultato più noto del morbo di Alzheimer (MA), e tuttavia molte persone con questa condizione sperimentano anche sintomi di salute mentale come agitazione, depressione, apatia e problemi con il sonno.


Un nuovo studio condotto da ricercatori della Boston University, e pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease, ha scoperto che la patologia alla base del MA può essere una ragione diretta dei sintomi emotivi e comportamentali. Inoltre, hanno scoperto che quando le persone con MA sperimentano declino nelle capacità di memoria e di pensiero, la loro salute mentale tende a peggiorare.


“I sintomi di salute mentale nelle persone con MA sono una seria preoccupazione, in quanto possono avere un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente e della sua famiglia. È importante sottolineare che questi sintomi potrebbero emergere prima che inizino i problemi di pensiero e di memoria e dobbiamo capire meglio cosa causa questi sintomi precoci in modo da gestirli meglio", ha affermato l'autore senior Michael Alosco PhD, professore associato di neurologia.


I ricercatori hanno studiato gli iscritti al National Alzheimer’s Coordinating Center, un grande database nazionale aperto a tutti per facilitare la ricerca sul MA e tipi simili di demenza. Per queste persone è stata fatta l'analisi dei campioni di liquido cerebrospinale (CSF) per rilevare marcatori di MA, nonché test di memoria, valutazione della gravità della demenza e una valutazione dei loro sintomi di salute mentale, da parte del loro caregiver o di un familiare. Su questi dati è stata quindi eseguita l'analisi statistica.


I ricercatori hanno scoperto che livelli maggiori di proteine ​​associate al MA, indicati dai marcatori del CSF, prevedevano vari sintomi di salute mentale, spiegati solo parzialmente dai sintomi cognitivi. Cioè, i sintomi di salute mentale non erano completamente spiegati dalla risposta alle difficoltà della memoria, ma possono essere il risultato diretto di cambiamenti cerebrali sottostanti legati al MA.


Inoltre, maggiori sintomi di salute mentale e difficoltà della memoria hanno portato a maggiori difficoltà nel funzionamento quotidiano. Tuttavia, alcune di queste connessioni erano vere solo quando erano inclusi gli individui con demenza.


"Ciò suggerisce che quando gli individui sono nelle prime fasi del MA, i sintomi di salute mentale possono provenire da vari fattori di vita, ma quando la malattia progredisce, è più probabile che la causa sia il MA stesso", ha spiegato il primo autore Brandon Frank PhD, assistente professore di neurologia.


Secondo i ricercatori, le persone con diagnosi di MA possono comunque soffrire di problemi di salute mentale per altre cause.


“Di conseguenza, è importante un approccio olistico al trattamento. Trattamenti come la riabilitazione cognitiva possono aiutare i propri cari a lavorare sulle loro difficoltà di memoria, ma possono anche aiutarli a sentirsi meglio", ha aggiunto Frank.

 

 

 


Fonte: Boston University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: B Frank, [+21], ML Alosco. Cognition Mediates the Association Between Cerebrospinal Fluid Biomarkers of Amyloid and P-Tau and Neuropsychiatric Symptoms. J Alzheimers Dis., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.