Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Cellule di tempo' nel cervello sono fondamentali per l'apprendimento complesso

Un senso del tempo è fondamentale per comprendere, ricordare e interagire con il mondo. Compiti che vanno dal conversare a guidare un'auto ci richiedono di ricordare e percepire quanto durano le cose: un calcolo complesso ma in gran parte inconscio che avviene costantemente sotto la superficie dei nostri pensieri.


Ora, ricercatori dell'Università dello Utah di Salt Lake City, con uno studio pubblicato su Nature Neuroscience, hanno scoperto nei topi che una popolazione specifica di 'cellule di tempo' è essenziale per apprendere comportamenti complessi in cui i tempi sono fondamentali. Come la seconda lancetta di un orologio, le cellule di tempo sparano in sequenza per mappare brevi periodi di tempo.


Ma i ricercatori hanno scoperto che le cellule di tempo non sono solo un semplice orologio: come gli animali imparano a distinguere tra eventi a tempi diversi, il modello di attività delle cellule cambia per rappresentare ogni modello di eventi in modo differente. La scoperta potrebbe in definitiva aiutare la diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer (MA), che influenzano il senso del tempo.

 

Codice Morse per i topi

Combinando un compito complesso di apprendimento basato sul tempo con scansioni cerebrali avanzate, i ricercatori hanno osservato i modelli di attività delle cellulare di tempo che diventavano più complessi mentre i topi imparavano. I ricercatori hanno prima creato un esperimento in cui era fondamentale apprendere le differenze nei tempi degli eventi. Per ottenere una ricompensa, i topi dovevano imparare a distinguere tra i modelli di odori con tempi variabili, come se stessero imparando una forma molto semplice di codice Morse.


Prima e dopo l'apprendimento dei topi, i ricercatori hanno usato la microscopia per guardare in tempo reale singole cellule di tempo. Inizialmente, le loro cellule di tempo hanno risposto allo stesso modo a ogni modello di stimolo di odori. Ma mentre apprendevano i modelli diversi di stimolo, i topi hanno sviluppato modelli diversi di attività cellulare per ciascuno schema di eventi.


In particolare, durante i test che i topi hanno sbagliato, i ricercatori hanno notato che le loro cellule di tempo sparavano spesso nell'ordine sbagliato, suggerendo che la giusta sequenza di attività cellulare è fondamentale per eseguire compiti basati sul tempo.


"Si supponeva che le cellule di tempo fossero attive in momenti specifici durante lo studio", ha affermato Hyunwoo Lee PhD, post-dottorato in neurobiologia dell'Università dello Utah e primo coautore nello studio. "Ma quando i topi hanno commesso errori, quell'attività selettiva è diventata disordinata".

 

Non un semplice cronometro

È sorprendentemente che le cellule di tempo abbiano un ruolo più complicato rispetto al semplice monitoraggio del tempo, ha affermato Erin Bigus, neurobiologa assistente alla ricerca e prima coautrice dello studio. Quando i ricercatori hanno bloccato temporaneamente l'attività della regione del cervello che contiene cellule di tempo, la corteccia entorinale mediale (MEC), i topi potevano ancora percepire e persino anticipare i tempi degli eventi, ma non potevano imparare da zero compiti complessi legati al tempo.


"La MEC non si comporta come un semplice cronometro necessario per tracciare il tempo in qualsiasi semplice circostanza"
, ha detto la Bigus. "Il suo ruolo sembra essere apprendere queste relazioni temporali più complesse".


Curiosamente, la ricerca precedente sulla MEC aveva scoperto che è coinvolta anche nell'apprendere informazioni spaziali e nel costruire 'mappe mentali'. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno notato che i modelli di attività cerebrale presenti durante l'apprendimento di compiti basati sul tempo mostrano alcune somiglianze con i modelli precedentemente osservati coinvolti nell'apprendimento spaziale; gli aspetti di entrambi i modelli persistono anche mentre un animale non sta attivamente imparando.


Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, questi risultati suggeriscono che il cervello potrebbe elaborare spazio e tempo in modo fondamentalmente simile, secondo i ricercatori. James Heys, PhD, assistente professore in neurobiologia e autore senior dello studio, ha affermato:

"Riteniamo che la corteccia entorinale possa avere un duplice scopo, agendo sia come contachilometri per tenere traccia della distanza sia come orologio per tenere traccia del tempo trascorso.

"Queste sono le prime aree del cervello ad essere colpite da malattie neurodegenerative come il MA. Siamo interessati a capire se le attività con comportamenti a temporizzazione complessa possono essere un modo utile per rilevare presto l'insorgenza del MA".

 

 

 


Fonte: University of Utah (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: ER Bigus, [+3], JG Heys. Medial entorhinal cortex mediates learning of context-dependent interval timing behavior. Nature Neurosc., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.