Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Decifrare il codice dell'invecchiamento: approfondimenti sui cambiamenti lipidici

I ricercatori del Center for Integrative Medical Sciences (IMS) del Riken di Wako/Saitama (Giappone) hanno scoperto numerosi cambiamenti legati all'età nel metabolismo lipidico dei topi, sia tra vari organi che tra i due sessi. Questi cambiamenti comprendono l'accumulo selettivo, in tutto il corpo, di alcuni lipidi prodotti dai batteri intestinali mentre i topi invecchiano.


Hanno anche scoperto una differenza tra i sessi nei reni e un gene che ne è responsabile. Pubblicato in Nature Aging, questo studio potrebbe portare a capire meglio le condizioni croniche legate all'età come l'Alzheimer, l'aterosclerosi, la malattia renale e il cancro.


I lipidi, spesso sotto forma di grassi o oli, sono molecole essenziali per conservare l'energia nel nostro corpo, tra le altre cose. Inoltre, i lipidi agiscono come molecole di segnalazione e come componenti delle membrane cellulari. Il metabolismo - la rottura di biomolecole come lipidi e zuccheri nei vari componenti - rallenta mentre invecchiamo, il che aiuta a spiegare perché, man mano che invecchiamo, è più facile aumentare di peso e più difficile perderlo.


Sebbene ciò sia noto da oltre 50 anni, è ancora poco chiaro il modo in cui i cambiamenti nel metabolismo lipidico influiscono in particolare sulla durata della vita e sulla salute. Nel loro studio recente, Hiroshi Tsugawa e il suo team all'IMS / Riken hanno ragionato che prima che questa domanda possa avere una risposta piena, dobbiamo sapere quali sono i cambiamenti reali, in dettaglio. Solo allora gli scienziati potranno iniziare a cercare collegamenti tra il metabolismo lipidico nell'invecchiamento e la salute umana.


A tal fine, hanno esaminato topi per sviluppare un atlante dei cambiamenti legati all'età nei metaboliti lipidici. Con una tecnica all'avanguardia per prendere più istantanee del lipidoma dei topi (tutti i metaboliti lipidici presenti in un campione biologico), i ricercatori hanno scoperto che i lipidi di tipo BMP aumentavano con l'età nei reni, nel fegato, nei polmoni, nei muscoli, nella milza e nell'intestino tenue dei topi.


Questi lipidi hanno ruoli cruciali nel trasporto del colesterolo e nella rottura delle biomolecole all'interno dei centri di riciclaggio cellulare chiamati lisosomi. Il danno lisosomiale correlato all'età potrebbe comportare che le cellule producono più BMP, il che potrebbe portare a ulteriori cambiamenti metabolici, come l'aumento dei derivati ​​del colesterolo nei reni.


I ricercatori hanno anche studiato l'impatto dei batteri intestinali sul lipidoma, scoprendo che, mentre i batteri intestinali hanno prodotto molti lipidi strutturalmente unici, solo i solfonolipidi sono aumentati con l'età nel fegato, nei reni e nella milza. In effetti, nessun altro gruppo di metaboliti lipidici di batteri intestinali è stato rilevato in questi tessuti periferici.


"Poiché questo tipo di lipide è noto per essere coinvolto nella regolazione delle risposte immunitarie, la fase successiva della nostra ricerca comporterà il test dei sulfonolipidi derivati ​​dai batteri intestinali per determinare la loro struttura e le funzioni fisiologiche", afferma Tsugawa.


I ricercatori hanno anche scoperto differenze di sesso legate all'età nel lipidoma del topo, in particolare nei reni, con livelli del metabolita lipidico galattosilceramide più alti nei topi maschi anziani rispetto alle femmine anziane. Questa discrepanza è stata attribuita ad una maggiore espressione del gene UGT8 nei topi maschi. Comprendere le differenze metaboliche specifiche del sesso come questa potrebbe far luce sulla suscettibilità alle malattie legate all'età.


“La nostra ricerca ha caratterizzato in modo completo i cambiamenti nel lipidoma che avvengono nei topi mentre invecchiano. In tal modo, abbiamo creato un atlante che sarà una risorsa globale importante", afferma Tsugawa. "Successivamente, dobbiamo estendere questo tipo di studio a lipidoma e microbioma umani".


I risultati evidenziano l'importanza di capire come il metabolismo lipidico cambia con l'età e il potenziale di puntare il lipidoma quando si progettano trattamenti per le malattie legate all'età.

 

 

 


Fonte: Riken via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: H Tsugawa, [+8], M Arita. A lipidome landscape of aging in mice. Nat Aging, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.