Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ridere può aiutare i malati di demenza

Mia nonna era una bella signora con un grande senso di umorismo e un cuore molto gentile. Il suo amore per i bambini si estendeva a tutti i giovani del nostro quartiere che lei accolse nella sua casa, viziandoli con abbondanza di dolci.

Purtroppo, questo non succedeva più qualche anno prima di morire. La demenza legata all'età ha iniziato a farsi sentire e noi guardavamo impotenti questa malattia crudele che la spingeva lentamente lontano da noi.

In un primo momento, era solo smemorata, poi la confusione ha iniziato a prendere piede. Presto ha perso completamente la memoria ed è diventata molto aggressiva ... si era trasformata in una donna sgradevole, sbraitante e arrabbiata che nessuno riconosceva più.

Niente di cui ridere  -  La dura realtà è che per alcuni malati di demenza è molto più che essere solo sgradevoli. La maggior parte dei pazienti di demenza alla fine soffrono di agitazione che può essere così grave da spaventare parenti e amici. L'agitazione dipendente da demenza comprende aggressione fisica, comportamento ripetitivo, vagabondaggio, urla, ecc. E' un'esperienza scoraggiante, sia per il paziente che per i suoi familiari o badanti, e spero che molti di voi non la debbano sperimentare.

I medici di solito prescrivono farmaci antipsicotici pieni di effetti lateriali per alleviare l'agitazione. Magari sei disposto a provare un approccio leggermente diverso prima di optare per la prescrizione di farmaci ... dopo tutto, hai ancora a che fare con qualcuno che è molto vicino al tuo cuore.

La migliore medicina  -  Recentemente, ricercatori australiani hanno collaborato con la Arts Health Institute (AHI), un'organizzazione che forma "professionisti dell'umorismo" specializzati nel lavoro con gli anziani. Hanno condotto uno studio in più di 35 strutture di residenza assistita per testare la "humour therapy", la terapia dell'umorismo, in soggetti con demenza e agitazione. Dopo 12 settimane, i ricercatori hanno rilevato che la terapia dell'umorismo ha ridotto l'agitazione del 20 per cento, in media. Si tratta di un risultato notevole, perché si tratta dello stesso risultato visto con l'uso di farmaci antipsicotici. Se si considerano gli effetti collaterali di questi farmaci, compresi ictus e morte, non c'è discussione che la terapia dell'umorismo possa essere una opzione migliore.

Ma le buone notizie non si fermano qui. Nel seguito dello studio, 26 settimane dopo la fine del periodo di terapia dell'umorismo, i ricercatori hanno scoperto che l'agitazione è rimasta al livello migliorato. Precedenti studi hanno inoltre dimostrato che un buon riso di pancia stimola il rilascio di endorfine del benessere, che riducono anche il dolore, calmano gli ormoni dello stress, migliorano il sistema immunitario e aiutano nel controllo della pressione arteriosa.

Quindi, se conosci qualcuno che è affetto da agitazione correlata alla demenza, suggerisci l'umorismo come terapia alternativa ai farmaci antipsicotici. Combinato con l'agopuntura e il massaggio, sarà certamente di aiuto per promuovere il rilascio di endorfine e contribuire ad alleviare gli effetti dell'agitazione.

Vale la pena di provare e non farà alcun danno.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Fonte: "Laughter Lift", UNSW Media Office, University of New South Wales, 21/9/11

Pubblicato in TheHealthierLife.co.uk il 2 dicembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.