Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


C9ORF72, la mutazione genica ritenuta causa di demenza frontotemporale e SLA

case western reserve university c9orf72 gene mutation als ftd

Ricercatori della Case Western Reserve di Cleveland/Ohio hanno scoperto perché un gene, quando mutato, è una causa comune di due malattie cerebrali debilitanti: sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e demenza frontotemporale (FTD).

Lo studio ha scoperto che la proteina generata da questo gene mutante (C9orf72), influenza il sistema immunitario regolando la produzione di interleuchina 17A (IL-17A), una potente molecola infiammatoria.

La SLA è una malattia neurodegenerativa che provoca una paralisi progressiva a causa della perdita di neuroni nel sistema nervoso centrale. I pazienti con SLA hanno spesso una malattia autoimmune preesistente e l'infiammazione del cervello che peggiora quando cala la funzione muscolare.

Aaron Burberry, assistente professore di patologia e autore senior dello studio, ha scoperto nei topi modello con la mutazione C9orf72 (che colpisce circa il 10% dei pazienti con SLA) che bloccando il gene dell'IL-17A, l'infiammazione del cervello diminuisce e migliora la mobilità.

Burberry e il suo team di ricerca hanno anche scoperto che un'altra molecola presente nell'intestino (CD80) contribuisce all'infiammazione in risposta all'aumento di IL-17A nel cervello. La ricerca è stata pubblicata di recente su Science Translational Medicine.

"La nostra ricerca indica che il blocco della IL-17A può essere rapidamente riproposto per trattare i pazienti con SLA, per rallentare la progressione della malattia o possibilmente impedire che insorga del tutto", ha detto Burberry.

I trattamenti che bloccano la IL-17A sono già stati approvati dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti per trattare le malattie autoimmuni, come la psoriasi e l'artrite reumatoide. Queste terapie comparabili possono aiutare i pazienti con SLA a fermare o forse invertire la progressione della malattia.

"Per le persone che vivono con una malattia neurodegenerativa", ha detto Burberry, "il nostro lavoro offre speranza per un futuro in cui la qualità della vita e la cognizione possono essere mantenute molto tempo dopo la diagnosi".

Burberry studierà in seguito i meccanismi con cui la C9orf72 inibisce la IL-17A nelle cellule linfoidi e identificherà gli elementi del microbioma intestinale che stanno causando infiammazione nel cervello.

 

 

 


Fonte: Case Western Reserve University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: F Limone, [+14], A Burberry. Myeloid and lymphoid expression of C9orf72 regulates IL-17A signaling in mice. Science Transl. Med., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)