Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dispositivo wireless, portatile e non invasivo rileva biomarcatori di Alzheimer e Parkinson

I passaggi successivi includono il test della saliva e dei campioni di urina con il biosensore.

AD PD detection deviceIl bioingegnere Armando Ramil con il biosensore (Foto: David Baillot/UC San Diego)

Un team internazionale di ricercatori ha sviluppato un dispositivo portatile e non invasivo in grado di rilevare biomarcatori del morbo di Alzheimer (MA) e di Parkinson (MP). Il biosensore può anche trasmettere i risultati in modalità senza fili a un laptop o smartphone.

Il team ha testato il dispositivo su campioni in vitro di pazienti e ha dimostrato che è accurato quanto i metodi migliori disponibili. Infine, i ricercatori hanno in programma di testare campioni di saliva e urina con il biosensore, che potrebbe essere modificato per rilevare i biomarcatori anche di altre condizioni.

Il dispositivo, presentato il 13 novembre 2023 su Proceedings of the National Academy of Science, si basa sul rilevamento elettrico piuttosto che chimico, che secondo i ricercatori è più facile da implementare e più accurato.

"Questo sistema diagnostico portatile consentirebbe di testare a casa e nel punto di cura, come cliniche e case di riposo, le malattie neurodegenerative a livello globale", ha affermato Ratnesh Lal, professore di bioingegneria, ingegneria meccanica e scienze dei materiali della Università della California di San Diego e autore senior dello studio.

Per il 2060 ci saranno circa 14 milioni di americani con MA, e anche altre malattie neurodegenerative, come l'MP, sono in aumento. Gli attuali metodi di riferimento per rilevare MA e MP richiedono l'esame del prelievo spinale e scansioni, inclusa una risonanza magnetica. Di conseguenza, la diagnosi precoce della malattia è difficile, perché i pazienti esitano a subire procedure invasive. I test sono anche difficili per i pazienti che hanno già sintomi visibile e hanno difficoltà a muoversi, nonché per coloro che non hanno accesso tempestivo agli ospedali o alle strutture mediche locali.

Una delle ipotesi prevalenti sul campo, su cui Lal si è concentrato, è che il MA è causato da peptidi amiloidi solubili che si uniscono in molecole più grandi, formando a loro volta canali ionici nel cervello. Lal voleva sviluppare un test che fosse in grado di rilevare non invasivamente peptidi amiloide-beta e tau (biomarcatori del MA) e alfa-sinucleina (biomarcatore dell'MP), in particolare dalla saliva e dalle urine.

Voleva affidarsi al rilevamento elettrico piuttosto che chimico, poiché ritiene che sia più facile da implementare e più accurato. Voleva anche costruire un dispositivo in grado di trasmettere in modalità senza fili i risultati dei test alla famiglia e ai medici del paziente. Il dispositivo è il risultato dei suoi tre decenni di competenze, nonché della sua collaborazione con ricercatori a livello globale, compresi i coautori di questo lavoro del Texas e della Cina: "Sto cercando di migliorare la qualità della vita e salvare vite umane", ha detto.

Per realizzare la sua visione, Lal e i suoi colleghi hanno adattato un dispositivo che avevano sviluppato durante la pandemia di Covid per rilevare le proteine di picco e le nucleoproteine nel virus SARS-Cov-2 vivo, descritto su PNAS nel 2022. Quella scoperta era stata resa possibile dalla miniaturizzazione dei chip e dall'automazione su larga scala della produzione di biosensori.

 

Come viene realizzato il dispositivo e come funziona

Il dispositivo descritto nello studio attuale, è costituito da un chip con un transistor ad alta sensibilità, comunemente noto come transistor a effetto di campo (field effect transistor, FET). In questo caso, ogni transistor è realizzato con uno strato di grafene spesso un singolo atomo e tre elettrodi: sorgente e drenaggio, collegati ai poli positivi e negativi di una batteria, per far fluire la corrente elettrica, e un elettrodo cancello per controllare la quantità di corrente.

Collegato all'elettrodo cancello c'è un singolo filamento di DNA, che funge da sonda che lega specificamente le proteine amiloide-beta, tau o alfa-sinucleina. Il legame di questi amiloidi con la loro specifica sonda del filamento di DNA, chiamata aptamero, cambia la quantità di corrente tra gli elettrodi sorgente e drenaggio. Il cambiamento in questa corrente o tensione è il segnale usato per rilevare i biomarcatori specifici, come le proteine amiloidi o Covid 19.

Il team di ricerca ha testato il dispositivo con proteine amiloidi derivate dal cervello dai pazienti deceduti di MA e MP. Gli esperimenti hanno mostrato che i biosensori hanno rilevato i biomarcatori specifici di entrambe le condizioni con grande precisione, alla pari dei metodi di riferimento esistenti. Il dispositivo funziona anche a concentrazioni estremamente basse, il che significa che ha bisogno di piccole quantità di campioni, pochi microlitri.

Inoltre, i test hanno mostrato che il dispositivo ha funzionato bene anche quando i campioni analizzati contenevano altre proteine. Le proteine tau erano più difficili da rilevare. Ma poiché il dispositivo esamina tre diversi biomarcatori, può combinare i risultati di tutti e tre per arrivare a un risultato complessivo affidabile.

La tecnologia è stata data dalla UC San Diego in licenza a una azienda biotecnologica, Ampera Life, di cui Lal è il presidente, sebbene non riceva supporto finanziario per le sue ricerche.

I passaggi successivi includono il test del plasma ematico e del liquido cerebro-spinale con il dispositivo, quindi infine campioni di saliva e urina. I test si svolgono in ambienti ospedalieri e case di cura. Se questi test vanno bene, Ampera Life prevede di richiedere l'approvazione della FDA per il dispositivo, si spera nei prossimi cinque o sei mesi. L'obiettivo finale è avere il dispositivo sul mercato in un anno.

 

 

 


Fonte: Ioana Patringenaru in University of California - San Diego (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: TA Bodily, [+13], R Lal. In pursuit of degenerative brain disease diagnosis: Dementia biomarkers detected by DNA aptamer-attached portable graphene biosensor. PNAS, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.