Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteine degradanti modificate potrebbero trattare l'Alzheimer

Protein Degradation Grafica: Sebastian Kaulitzki / Adobe stock

Alcune malattie, incluso il morbo di Alzheimer (MA), sono attualmente considerate 'non trattabili farmacologicamente' perché i farmaci tradizionali a piccole molecole non possono interferire con le proteine responsabili di queste malattie. Ma una nuova tecnica che punta specificamente e spezza alcune proteine - piuttosto che interferire con loro - può offrire un percorso verso il trattamento.


I ricercatori, nello studio pubblicato su ACS Central Science, hanno progettato, per la prima volta, un composto che punta e abbatte una proteina modificata post-traslazionalmente, associata strettamente al MA. Hanno esaminato la degradazione di proteine puntate (TPD, targeted protein degradation) come modo per arrivare a proteine difficili da trattare, vale a dire quelle per le quali falliscono gli inibitori o altre tecniche convenzionali.


Sebbene questi degradatori si siano dimostrati un po' promettenti all'inizio, le cose possono complicarsi se le proteine subiscono una 'post-elaborazione' (modifiche post-translazionali) dopo essere state formate. Finora, nessuna tecnica TPD è stata in grado di puntare questo tipo di proteina.


Una proteina la cui rottura darebbe grandi vantaggi è la p38, che è coinvolta in diversi percorsi di segnalazione cellulare ed è legata allo sviluppo del MA. Sebbene ci siano stati tentativi precedenti focalizzati sulla P38 di trattare la malattia, incluso un farmaco candidato che ha passato due fasi di studi clinici, tutti hanno avuto effetti collaterali e poca efficacia.


Ma come molte proteine, la p38 subisce modifiche post-traslazionali, compresa la fosforilazione, formando la p-p38. Questo processo aggiunge un gruppo di fosfato alla proteina, attivandola e cambiandone la forma. Al contrario, analizzando accuratamente questa forma, il trattamento potrebbe essere reso più specifico.


Quindi, gli autori dello studio hanno cercato, per la prima volta, di creare un degradatore di proteine che potesse puntare e scomporre la p-p38 e offrire potenzialmente una nuova strada per il trattamento del MA. Il team ha selezionato diversi composti specifici per la p-p38, trovando infine il PRZ-18002, che induce selettivamente la degradazione di p-p38 sia su proteine simili che sulla sua forma inattiva. In effetti, il PRZ-18002 ha mantenuto la sua selettività anche se testato contro 96 diverse chinasi proteiche simili alla p38.


Quando introdotto nel cervello di topi modello del MA, il composto ha sotto-regolato il percorso p38, migliorando le capacità cognitive, incluso il ragionamento spaziale e la chimica del cervello legata alla malattia, come l'accumulo di placche di amiloide-beta. I ricercatori affermano che questo lavoro potrebbe un giorno fornire un nuovo trattamento per il MA e aprire opportunità per futuri trattamenti anche di altre malattie che coinvolgono proteine modificate.

 

 

 


Fonte: American Chemical Society (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Hwan Son, ...[+9], Nam-Jung Kim. Chemical Knockdown of Phosphorylated p38 Mitogen-Activated Protein Kinase (MAPK) as a Novel Approach for the Treatment of Alzheimer′s Disease. ACS Central Science, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.