Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Volume del plesso coroideo collegato alla gravità dell'Alzheimer

Trovata una relazione chiara tra il volume del plesso coroideo e la gravità del deterioramento cognitivo.

Choroid plexus comparisonScansioni MRI cerebrali che indicano il volume del plesso coroideo (CP, in rosso) secondo lo stadio della malattia rispetto allo spettro cognitivo di compromissione. Il volume CP è maggiore nel paziente con Alzheimer (AD) rispetto a quelli con compromissione cognitiva soggettiva (SCI) o lieve decadimento cognitivo (MCI). Fonte: Choi et al, Radiology 2022

L'aumento di volume del plesso coroide nel cervello è legato a una maggiore compromissione cognitiva e al morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio pubblicato su Radiology.


Il plesso coroideo è una rete di vasi sanguigni, di tessuto connettivo e di cellule presenti negli spazi del cervello chiamati ventricoli. È una porta attraverso cui le cellule immunitarie passano dal sangue al cervello. Come sito primario per la produzione di fluido cerebrospinale, è fondamentale per eliminare dalle cellule cerebrali i prodotti di scarto e le proteine ​​tossiche, un ruolo particolarmente importante nel caso del MA.


Ricerche recenti suggeriscono che la progressione della malattia è correlata all'accumulo di proteine ​​anormali chiamate amiloide e tau e alla successiva degenerazione dei nervi.


“I ricercatori ritengono che l'eliminazione compromessa, piuttosto che la sovrapproduzione, di amiloide e tau
anomali sia responsabile del MA", ha affermato l'autrice senior dello studio Won-Jin Moon MD/PhD, prof.ssa di radiologia e preside del Dipartimento di Radiologia della Konkuk University di Seoul in Corea. "Pertanto, abbiamo assunto che lo stato anormale del plesso coroideo sia legato all'incapacità di eliminare [tali sostanze] che porta all'accumulo di rifiuti e proteine ​​tossiche nel cervello e al fallimento della sorveglianza immunitaria che porta alla neuroinfiammazione".


Sappiamo poco sul profilo di scansione del plesso coroideo nella compromissione cognitiva.

 

Volume più alto associato in negativo alla memoria e alla funzione esecutiva

Per saperne di più, la dott.ssa Moon e i colleghi hanno eseguito una risonanza magnetica cerebrale a 532 partecipanti in varie fasi di compromissione cognitiva. Di questi, 132 sono stati sottoposti a scansione di permeabilità con la risonanza magnetica dinamica con mezzo di contrasto.


Il volume e la permeabilità del plesso coroideo erano associati alla gravità della compromissione cognitiva sulla risonanza magnetica cerebrale. Il volume del plesso coroideo era maggiore in quelli con demenza di MA che in quelli senza. Un volume di plesso coroideo più elevato era associato in negativo alla memoria. Aveva anche effetti negativi sulla funzione esecutiva.


"Il nostro studio ha scoperto che il volume allargato del plesso coroideo è associato in modo indipendente ad un aumento della compromissione cognitiva", ha affermato la dott.ssa Moon. "Non abbiamo trovato alcuna relazione tra il volume del plesso coroideo e la patologia amiloide, ma una chiara relazione tra il volume del plesso coroideo e la gravità della compromissione cognitiva".


I risultati dello studio indicano nuove possibilità per la risonanza magnetica nella diagnosi del MA, come afferma la dott.ssa Moon:

"Penso che le nostre scoperte sul plesso coroideo possano suggerirlo come un nuovo potenziale surrogato di scansione RM per un sistema compromesso di eliminazione e di neuroinfiammazione".


Altre applicazioni cliniche potenziali includono aiutare i ricercatori a sviluppare nuovi farmaci o trattamenti per la disfunzione dell'eliminazione e la neuroinfiammazione. Alla fine, le misurazioni del plesso coroideo potrebbero aiutare ad accelerare il trattamento per coloro che ne hanno più bisogno.


"Se combiniamo il volume del plesso coroideo e il volume dell'ippocampo in una fase di test generale, potremmo discriminare meglio i pazienti più vulnerabili da quelli meno vulnerabili", ha detto la dott.ssa Moon.


I ricercatori hanno in programma uno studio longitudinale che esplorerà i cambiamenti nel volume del plesso coroideo nel tempo, man mano che la malattia avanza.

 

 

 


Fonte: Radiological Society of North America (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jong Duck Choi, ... [+4], Won-Jin Moon. Choroid Plexus Volume and Permeability at Brain MRI within the Alzheimer Disease Clinical Spectrum. Radiology, 17 May 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.