Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cellule 'stressate' offrono indizi per evitare l'accumulo di proteine tossiche nella demenza

Si dice spesso che un po' di stress può far bene. Ora gli scienziati hanno dimostrato che lo stesso può essere vero per le cellule, scoprendo un meccanismo che potrebbe aiutare a prevenire l'accumulo dei grovigli di proteine viste di solito nella demenza.

Oxidative Stress in apples and cells

Una caratteristica di malattie come l'Alzheimer e il Parkinson, chiamate neurodegenerazioni, è l'accumulo di proteine ​​mal ripiegate. Queste proteine, come l'amiloide e la tau nell'Alzheimer, formano 'aggregati' che possono causare danni irreversibili alle cellule nervose nel cervello.


Il ripiegamento delle proteine ​​è un processo normale del corpo, e negli individui sani le cellule eseguono una forma di controllo di qualità per garantire che le proteine ​​siano piegate correttamente e che quelle ​​mal piegate siano distrutte. Ma nelle malattie neurodegenerative, questo sistema si deteriora, con conseguenze potenzialmente devastanti.


Con l'invecchiamento della popolazione globale, un numero crescente di persone riceverà la diagnosi di demenza, rendendo sempre più urgente la ricerca di farmaci efficaci. Tuttavia, i progressi sono lenti, mancano ancora medicinali che possono prevenire o rimuovere l'accumulo di aggregati.


In uno studio pubblicato su Nature Communications, un team guidato da scienziati dell'Università di Cambridge, ha identificato un nuovo meccanismo che sembra invertire l'accumulo di aggregati, non eliminandoli completamente, ma piuttosto facendo in modo che si 'ripieghino'.


"Proprio come quando ci stressiamo per un carico pesante di lavoro, anche le cellule possono essere 'stressate' se vengono chiamate a produrre una grande quantità di proteine. Ci sono molte ragioni per cui questo potrebbe avvenire, ad esempio quando producono anticorpi in risposta a un'infezione"
, ha spiegato il dott. Edward Avezov dell'UK Dementia Research Institute dell'Università di Cambridge. “Ci siamo concentrati sullo stress di un componente delle cellule chiamato reticolo endoplasmatico, che è responsabile della produzione di circa un terzo delle nostre proteine, e abbiamo ipotizzato che questo stress potesse causare errato piegamento".


Il reticolo endoplasmatico (ER) è una struttura a membrana che si trova nelle cellule dei mammiferi. Ha una serie di funzioni importanti, tra cui la sintesi, la piegatura, la modifica e il trasporto delle proteine ​​necessarie sulla superficie o fuori della cellula. Il dott. Avezov e i colleghi hanno ipotizzato che stressare l'ER potrebbe portare a errato piegamento e aggregazione delle proteine, diminuendo la sua capacità di funzionare correttamente, con aumento conseguente dell'aggregazione.


Sono stati sorpresi di scoprire che era vero il contrario.


"Siamo rimasti stupiti di scoprire che stressare la cellula ha in realtà eliminato gli aggregati, non degradandoli o eliminandoli, ma districandoli, potenzialmente permettendo loro di ri-piegarsi correttamente"
, ha affermato il dott. Avezov. "Se riuscissimo a trovare un modo per risvegliare questo meccanismo senza stressare le cellule - che potrebbe causare più danni che benefici - allora potremmo essere in grado di trovare un modo per trattare alcune forme di demenza".


La componente principale di questo meccanismo sembra far parte di una classe di proteine ​​chiamate proteine ​​di shock termico (HSP, heat shock proteins), un numero maggiore delle quali è prodotto quando le cellule sono esposte a una temperatura al di sopra di quella normale di crescita e in risposta allo stress.


Il dott. Avezov ipotizza che ciò potrebbe aiutare a spiegare una delle osservazioni più insolite nel campo della ricerca sulla demenza:

“Di recente alcuni studi nei paesi scandinavi hanno suggerito che le persone che usano regolarmente la sauna potrebbero avere a un rischio inferiore di sviluppare la demenza. Una possibile spiegazione di questo è che questo lieve stress innesca una maggiore attività delle HSP, aiutando a correggere le proteine ​​aggrovigliate".


Uno dei fattori che finora ha ostacolato questo campo di ricerca è stata l'incapacità di visualizzare questi processi nelle cellule vive. Lavorando con team della Pennsylvania State University e dell'Università dell'Algarve in Portogallo, il team ha sviluppato una tecnica che consente di rilevare l'errato piegamento delle proteine ​​nelle cellule vive. Si basa sulla misurazione di modelli di luce di una sostanza chimica brillante su una scala di nanosecondi, un miliardo di secondo.


"È affascinante il modo in cui la misurazione della durata della fluorescenza della nostra sonda sulla scala dei nanosecondi al microscopio laser rende evidenti gli aggregati altrimenti invisibili all'interno della cellula", ha affermato il prof. Eduardo Melo, uno dei primi autori, dell'Università di Algarve.

 

 

 


Fonte: University of Cambridge (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Eduardo Pinho Melo, T Konno, Ilaria Farace, MA Awadelkareem, LR Skov, Fernando Teodoro, TP Sancho, AW Paton, JC Paton, M Fares, PMR Paulo, X Zhang, Edward Avezov. Stress-induced protein disaggregation in the endoplasmic reticulum catalysed by BiP. Nature Communications, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)