Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test del sangue per Alzheimer molto preciso da grande studio internazionale

Se combinato con i fattori di rischio genetici, è accurato fino al 93% per identificare le persone a rischio di demenza di Alzheimer

Un test del sangue sviluppato alla Washington University di St. Louis si è dimostrato molto accurato nel rilevare i primi segni del morbo di Alzheimer (MA) in uno studio che ha coinvolto quasi 500 pazienti di tre continenti, fornendo ulteriori prove che si dovrebbe considerare questo test per l'individuazione di routine e la diagnosi.


Randall J. Bateman MD, professore di neurologia e autore senior dello studio pubblicato su Neurology, ha detto:

"Il nostro studio mostra che il test del sangue fornisce una robusta misura per rilevare le placche amiloidi (Aβ) associate al MA, anche tra i pazienti che ancora non hanno un declino cognitivo" .

"Un test del sangue per il MA offre una enorme spinta alla ricerca e alla diagnosi di MA, riducendo drasticamente il tempo e il costo di identificare i pazienti per le sperimentazioni cliniche e per stimolare lo sviluppo di nuove opzioni di trattamento.

"Quando saranno disponibili nuovi farmaci, un esame del sangue potrebbe determinare chi potrebbe trarre benefici dal trattamento, compresi quelli nelle fasi molto precoci della malattia".


Il test del sangue sviluppato da Bateman e colleghi valuta se è iniziato l'accumulo di placche di Aβ nel cervello, in base al rapporto tra i livelli delle sue varianti Aβ42 e Aβ40 nel sangue. I ricercatori stanno cercando da tempo di sviluppare un test del sangue a basso costo e facilmente accessibile per il MA, come alternativa alle costose scansioni cerebrali e ai prelievi spinali invasivi usati ora per valutare la presenza e la progressione della malattia all'interno del cervello.


Valutare la malattia tramite le scansioni PET, tuttora la migliore opzione, richiede una scansione cerebrale radioattiva, ad un costo medio di $ 5.000-8.000 (€ 4.500-7.200) per scansione. Un altro test comune, che analizza i livelli di Aβ e tau nel liquido cerebrospinale, costa circa $ 1.000, ma richiede un processo di prelievo spinale che alcuni pazienti potrebbero essere riluttanti a sopportare.


Questo studio stima che la prescrizione di un esame del sangue di $ 500 potrebbe ridurre della metà sia il costo che il tempo necessario per iscrivere pazienti in studi clinici che usano scansioni PET. La selezione solo con esami del sangue potrebbe essere completata in meno di sei mesi e ridurre i costi di dieci volte o più, secondo lo studio.


Un test commerciale basato sulla ricerca di Bateman è stato certificato nel 2020 nell'ambito del programma di certificazione Clinical Laboratory Improvement Amendments (CLIA), gestito dalla FDA in collaborazione con i Centers for Disease Control and Prevention e i Centers for Medicare and Medicaid Services. La versione commerciale del test, chiamato Precivity AD, è commercializzata dalla C2N Diagnostics, una startup della Washington University fondata da Bateman e dal suo collega David Holtzman MD, professore distinto di neurologia. Bateman e Holtzman sono titolari di un brevetto che l'università ha concesso in licenza alla C2N.


La certificazione CLIA rende il test disponibile per i medici negli Stati Uniti. È destinata a fornire informazioni che aiuteranno la valutazione medica e la cura dei pazienti che hanno già sintomi di declino cognitivo. Una certificazione simile rende il test disponibile in Europa. Il test non è ancora coperto dalla maggior parte delle assicurazioni sanitarie.


Lo studio attuale mostra che il test del sangue rimane altamente accurato, anche se eseguito in diversi laboratori, con protocolli diversi e in coorti diverse su tre continenti. Gli scienziati non sapevano se piccole differenze nei metodi di campionamento, come se il sangue viene raccolto dopo il digiuno o il tipo di anticoagulante usato nella elaborazione del sangue, avrebbero potuto avere un grande impatto sulla precisione del test, perché i risultati sono basati su spostamenti sottili dei livelli della proteina Aβ nel sangue.


Le differenze che interferiscono con la misurazione precisa di questi rapporti di Aβ potrebbero aver attivato un falso risultato negativo o positivo. Per confermare la precisione del test, i ricercatori lo hanno applicato ai campioni di sangue di individui iscritti a studi sul MA in corso negli Stati Uniti, in Australia e in Svezia, ognuno dei quali usa protocolli diversi per il trattamento dei campioni di sangue e le relative scansioni cerebrali.


Le scoperte di questo studio hanno confermato che il test del sangue Aβ42 / Aβ40 con una tecnica di spettrometria di massa a immunoprecipitazione ad alta precisione, sviluppata alla Washington University, fornisce risultati altamente accurati e coerenti per individui cognitivamente deteriorati e non deteriorati su tutti e tre gli studi.


Quando i livelli di Aβ del sangue sono stati combinati con un altro importante fattore di rischio di MA (la presenza della variante genetica ApoE4), l'accuratezza del test del sangue era dell'88% rispetto alle scansioni cerebrali e del 93% rispetto al prelievo spinale.


"Questi risultati suggeriscono che il test può essere utile nell'identificare i pazienti non deteriorati che possono essere a rischio di futura demenza, offrendo loro l'opportunità di iscriversi a studi clinici quando l'intervento precoce ha il potenziale di massimo beneficio"
, ha detto Bateman. "Un risultato negativo del test potrebbe anche aiutare i medici a escludere il MA nei pazienti la cui compromissione può essere correlata ad altri problemi di salute, a malattia o a farmaci".

 

 

 


Fonte: Washington University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yan Li, Suzanne Schindler, James Bollinger, Vitaliy Ovod, Kwasi Mawuenyega, Michael Weiner, Leslie Shaw, Colin Masters, Christopher Fowler, John Trojanowski, Magdalena Korecka, Ralph Martins, Shorena Janelidze, Oskar Hansson, Randall Bateman. Validation of Plasma Amyloid-β 42/40 for Detecting Alzheimer Disease Amyloid Plaques, Neurology, 15 Feb 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)