Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un micro-RNA regolatore chiave dell'Alzheimer

Le proteine sono le macchine molecolari della cellula: trasportano materiali, spaccano prodotti o trasmettono segnali e, per lungo tempo, sono state oggetto di grande attenzione nella ricerca di biologia molecolare.

Negli ultimi due decenni, tuttavia, un'altra classe di molecole di importanza critica è emersa: piccole molecole di RNA, compresi i micro-RNA. E' noto ora che i micro-RNA hanno un ruolo chiave nella regolazione del funzionamento della cellula.

"Ogni micro-RNA regola la produzione di circa 300-400 proteine. Questa classe di molecole può essere considerata come un interruttore che coordina il passaggio delle cellule da uno stato all'altro", spiega il Prof. Dr. André Fischer, scienziato al Centro tedesco per le Malattie Neurodegenerative (DZNE) e portavoce del sito DZNE di Göttingen. Lui e il suo team hanno identificato un micro-RNA che regola i processi di apprendimento e, probabilmente, gioca un ruolo centrale nell'Alzheimer. I ricercatori hanno dimostrato che vi è troppa presenza di un micro-RNA chiamato "miRNA 34c" in topi modelli di Alzheimer e che, diminuendo il livello di miRNA 34c in questi topi, si è in grado di ripristinare la loro capacità di apprendimento. Gli scienziati hanno identificato una nuova molecola obiettivo che potrebbe essere importante per la diagnosi e il trattamento dell'Alzheimer.

Gli studi sono stati effettuati in collaborazione con gli scienziati del Neuroscience Istituto Europeo Göttingen, dell'Università di Göttingen, del sito DZNE di Monaco di Baviera e di ricercatori provenienti da Svizzera, USA e Brasile. Il miRNA 34c è stato identificato utilizzando un metodo molto complesso chiamato "sequenziamento parallelo di massa". Con questa tecnologia, Fischer e colleghi hanno ottenuto la composizione completa del RNA nell'ippocampo - la regione di apprendimento del cervello - e l'hanno confrontato con l'RNA dell'intero cervello.

Essi hanno dimostrato che il miRNA 34c è arricchito nell'ippocampo, soprattutto durante la finestra temporale di poche ore dopo una fase di apprendimento. "Abbiamo il sospetto che la funzione del micro-RNA 34c, è spegnere tutta una serie di prodotti genici che sono attivati nel processo di apprendimento", ha detto Fischer. Troppo miRNA 34c porterebbe poi ad un blocco di apprendimento - che è esattamente quello che è stato dimostrato negli esperimenti successivi. Nei topi vecchi, che non imparano facilmente come i loro colleghi più giovani, c'era effettivamente troppo miRNA 34c.

I livello di miRNA-34c erano elevati anche nei topi utilizzati come modelli di ricerca specifici dell'Alzheimer. Questi topi sono portatori di una mutazione genetica che può causare l'Alzheimer negli esseri umani e mostrano disturbi della funzione di memoria. Inoltre, il miRNA-34c, sembra avere un ruolo non solo nei topi. Fischer e i suoi colleghi hanno dimostrato che questi livelli sono elevati anche nel cervello dei malati di Alzheimer.

Negli esperimenti successivi con i topi, i ricercatori hanno mostrato che il miRNA-34c in realtà è causalmente coinvolto nella patogenesi dell'Alzheimer e nei disturbi della memoria. Un aumento artificiale dei livelli di miRNA-34c nei topi normali è risultato in un deficit della memoria negli animali. In secondo luogo, come Fischer e i suoi colleghi hanno dimostrato, abbassando i livelli di microRNA-34c, si può ripristinare la capacità di apprendimento dei modelli di topo dell'Alzheimer e nei vecchi topi. "Le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer sono associate a molti fattori. Ci auguriamo che con l'individuazione dei micro-RNA 34c, abbiamo trovato un importante mediatore della patogenesi", afferma Fischer. "Il micro-RNA 34c, sarebbe quindi un buon candidato per lo sviluppo di farmaci contro l'Alzheimer".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Riferimento: Athanasios Zovoilis, Hope Y Agbemenyah, Roberto C Agis-Balboa, Roman M Stilling,Dieter Edbauer, Pooja Rao, Laurent Farinelli, Ivanna Delalle, Andrea Schmitt, Peter Falkai, Sanaz Bahari-Javan, Susanne Burkhardt, Farahnaz Sananbenesi1 & Andre Fischer. Micro-RNA-34C is a novel target to treat dementias. EMBO J advance online publication 23 September 2011; doi:10.1038/emboj.2011.327

Pubblicato in Science Newsline il 23 settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:


Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.