Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo studio mostra miglioramenti nei pazienti con Alzheimer

ReCODE Protocol ResultsRisultati del protocollo ReCODE: 51% migliorati, 23% stabili e 26% peggiorati.

Comunicato stampa da Apollo Health - Settembre era il mese del morbo di Alzheimer (MA) e Apollo Health è lieta di condividere la sua prima pubblicazione [di uno studio], il che dimostra che la maggioranza dei partecipanti ha avuto un miglioramento della cognizione.


Un'analisi del protocollo ReCODE™, appena pubblicata su Biomedicines, una rivista scientifica peer-reviewed (a controllo dei pari), mostra punteggi di memoria significativamente migliorati nel 51% del gruppo di partecipanti, che consisteva in individui con problemi di deterioramento cognitivo soggettivo (SCI, subjective cognitive impairment), lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) e MA.


I risultati di questa analisi sono più positivi di qualsiasi altra terapia di MA proposta fino ad oggi. La cognizione si è stabilizzata o è migliorata nel 74% dei casi rispetto ad altre terapie che rallentano semplicemente il tasso di declino, che è di solito considerato un successo.


Inoltre, i partecipanti hanno anche sperimentato miglioramenti statisticamente significativi in ​​diversi biomarcatori, che sono considerati fattori di rischio del MA, come la glicemia, la proteina C-reattiva ad alta sensibilità, l'HOMA-IR e la vitamina D.


I partecipanti a questa analisi hanno usato tutti il protocollo ReCODE (abbreviazione di Reversal of COgnitive DEcline) per affrontare i propri sintomi. Questo è un programma completo basato sulla ricerca del prof. Dale Bredesen, che genera un rapporto personalizzato per puntare specificamente i contributori del calo cognitivo di ciascuna persona, attraverso un'analisi basata su algoritmo informatico di questionari medici e di laboratorio, e su test cognitivi.


Oltre ad affrontare ciò che guida specificamente il loro declino cognitivo, che potrebbe includere la glicotossicità, una mancanza di supporto ormonale, tossine, ecc., tutti i partecipanti sono stati incoraggiati a usare specifiche strategie di dieta e di stile di vita.


Questo stile di vita sano per il cervello è riassunto dal Bredesen Seven (B7), e include:

  1. la dieta Ketoflex 12/3, una dieta ricca di fibre, leggermente chetogenica, con un periodo di digiuno prescritto;
  2. un programma di esercizi aerobici e anaerobici;
  3. 7-8 h di sonno di qualità e  ristoratore, con un programma di igiene del sonno (e il trattamento dell'ipossiemia notturna, se presente);
  4. un programma di gestione dello stress che enfatizza pause regolari di respirazione profonda con meditazione;
  5. formazione cerebrale regolare, altre opportunità di apprendimento, nonché il mantenimento delle relazioni sociali;
  6. come evitare le tossine insieme a istruzioni per sovra-regolare la disintossicazione;
  7. e, infine, raccomandazioni personalizzate di integratori basate sui valori del laboratorio del partecipante.


IL MA è una delle principali cause della morte in tutto il mondo. È progressivo e alla fine fatale. Anche il farmaco aducanumab recentemente approvato non stabilizza né inverte i sintomi. Ciò rende necessario e sempre più pressante sviluppare prevenzione e trattamento efficaci.


Il protocollo ReCODE ha dimostrato di essere un trattamento efficace per gli individui con problemi cognitivi soggettivi, con lieve compromissione cognitiva e con MA di fase iniziale, ed è attualmente disponibile per i consumatori attraverso Apollo Health.


Questa analisi si basa su un piccolo esperimento clinico prova-di-concetto che aveva usato il protocollo ReCODE. In tale studio, che aveva tassi di aderenza più elevati, i risultati erano ancora più impressionanti, con l'84% dei partecipanti che avevano avuto miglioramenti cognitivi.


Secondo Rammohan Rao PhD, il principale scienziato di ricerca di Apollo Health e primo autore di questo studio, "presi insieme, questi risultati offrono speranza che stia arrivando alla fine l'era del MA come malattia terminale".

 

 

 


Fonte: Apollo Health via Cision-PR Newswire (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rammohan Rao, Sharanya Kumar, Julie Gregory, Christine Coward, Sho Okada, William Lipa, Lance Kelly and Dale Bredesen. ReCODE: A Personalized, Targeted, Multi-Factorial Therapeutic Program for Reversal of Cognitive Decline. Biomedicines, 29 Sep 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)