Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Lo stigma per l'Alzheimer è una barriera a prevenzione e cure

Un piccolo sondaggio rivela che lo stigma che circonda il morbo di Alzheimer (MA) può scoraggiare gli americani (ndt: e non solo loro) dall'apprendere il loro rischio e dal partecipare a studi clinici che cercano nuovi potenziali trattamenti.


In un comunicato stampa dell'Alzheimer's Association, la ricercatrice Shana Stites, ricercatrice senior della Divisione Etica Medica della University of Pennsylvania, ha detto:

"Abbiamo scoperto che sono prevalenti le preoccupazioni sulla discriminazione e i giudizi eccessivamente severi sulla gravità dei sintomi.

"Comprendendo quali sono le maggiori preoccupazioni sulla malattia, possiamo contribuire a sviluppare programmi e politiche per ridurre lo stigma".


I ricercatori hanno fornito a un campione casuale di 317 adulti la descrizione di un paziente ipotetico, con lieve decadimento cognitivo o con demenza dovuta al MA. Agli intervistati è stato detto che le condizioni del paziente sarebbero peggiorate o migliorate o rimaste stabili.


Il 55% si aspettava che il paziente sarebbe stato discriminato dai datori di lavoro ed escluso dal processo decisionale medico. Il 47% pensava che i dati delle cartelle cliniche del paziente, come la scansione del cervello (46%) o il risultato del test genetico (45%), avrebbero portato a limitazioni dell'assicurazione sanitaria.


Tali percentuali aumentavano quando agli intervistati veniva detto che le condizioni del paziente sarebbero peggiorate nel tempo.


Quando è stato loro detto che il paziente sarebbe migliorato, dal 24 al 41% di intervistati in meno ha affermato di aspettarsi una discriminazione o un'esclusione dalle decisioni mediche.


Ciò suggerisce che solo dei progressi nelle terapie per migliorare la prognosi dei malati di MA potrebbero contribuire a ridurre lo stigma, secondo gli autori dello studio.


Maria Carrillo, responsabile scientifico dell'associazione, ha detto:

"Lo stigma sfortunatamente associato al MA può impedire alle persone di ricevere la diagnosi di cui hanno bisogno o l'opportunità di un intervento precoce che possa migliorare la loro qualità di vita.

"Abbiamo bisogno di ridurre lo stigma per incoraggiare le persone con sintomi lievi, o addirittura mancanti, di MA a iscriversi agli studi di prevenzione per trovare trattamenti efficaci.

"I risultati di questo sondaggio potrebbero anche avere implicazioni sull'obiettivo nazionale di sviluppare una terapia efficace entro il 2025".

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Association via HealthDay (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shana D. Stites, Jonathan D. Rubright, Jason Karlawis. What features of stigma do the public most commonly attribute to Alzheimer's disease dementia? Results of a survey of the U.S. general public. Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association. In press, published online 27 mar 2018, DOI: 10.1016/j.jalz.2018.01.006

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)