Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come posso aiutare qualcuno con l'Alzheimer mentre vivo lontano?

Che tu viva a un'ora di distanza o in ​​uno stato diverso, il caregiving a lunga distanza è spesso una sfida, specialmente perché vorresti essere parte integrante nella cura del tuo caro con Alzheimer.


Impara quanto puoi sulla diagnosi del tuo familiare e sui suoi desideri per il futuro. Chiedi di collaborare con il caregiver principale e determina dove puoi essere più utile nella cura del tuo familiare. È importante fare riunioni regolari in video-chiamata con la tua famiglia e designare ruoli e responsabilità per ognuno di voi.


Assicurati che tutti i documenti legali siano a posto e assicurati di essere autorizzato ad accedere ai progressi nella salute del tuo familiare, firmando le autorizzazioni ai medici perché possano dare le informazioni del tuo familiare.


Non sottovalutare il valore di connettersi tramite telefono, una piattaforma di video-chiamata o attraverso i social media. Puoi dare grande supporto rendendo queste connessioni una pratica regolare e programmata per chiamare e controllare la persona cara, e lei apprezzerà la preoccupazione e la connessione.


Molti individui con Alzheimer si sentono isolati e soli, e collegarsi con gli altri fornisce un'ancora di salvezza, significato e scopo alla loro vita. Anche note scritte a mano o cartoline inviate per posta possono essere dei piccoli 'tiramisù' per un familiare con la malattia che vive lontano.


Sebbene i caregiver a lunga distanza assumano ruoli diversi, è possibile aiutare con le finanze, a gestire il denaro o a pagare le bollette. È possibile offrire assistenza finanziaria per contenere i costi dell'assistenza a domicilio, offrirsi di cercare risorse (come diventare 'coordinatore di informazioni') o mandare pacchetti di assistenza e pranzi in kit.


Quando potrai organizzare di raggiungere il tuo familiare, avrai l'opportunità di dare sollievo al caregiver primario per un po' e valutare anche le condizioni della persona cara. Inoltre, è un momento per coltivare la tua relazione e costruire attività significative e memorabili da fare, che non sono tipiche di un caregiver.


Il tuo familiare apprezzerà il dono del tempo, e puoi organizzare cose piacevoli da fare. Pianifica le attività intorno alle cose che portano gioia al tuo caro. Potrebbero essere fare un giro in macchina, lavorare in giardino, mettere insieme un puzzle o preparare una cena speciale. Qualunque sia l'attività, ricorda che ha a che fare più con il processo che con il risultato.


Spesso sorgono sensi di colpa nei caregiver a lunga distanza perché possono sentire che non stanno facendo abbastanza o non trascorrono un tempo adeguato con il familiare bisognoso di cura. Cerca di evitare questi sentimenti negativi e afferma a te stesso che stai facendo il meglio che puoi.


Può essere utile aderire a un gruppo di supporto per caregiver nella tua zona, per saperne di più sul viaggio di Alzheimer, e anche per condividere la tua esperienza personale del momento presente.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)