Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come capire se è perdita di memoria normale da invecchiamento o demenza?

A volte perdi le chiavi o gli occhiali? Dimentichi momentaneamente il nome di una persona? Cerchi a volte una parola o una frase che hai sulla punta della lingua?


Mentre invecchiamo, iniziano lievi cambiamenti nel nostro intelletto. Le semplici dimenticanze, i cosiddetti 'momenti senior' come quelli citati sopra, fanno parte del processo di invecchiamento.


Possiamo anche vedere un modesto declino nella ricerca spontanea di parole. Anche se il vocabolario rimane invariato, la velocità di elaborazione delle informazioni inizia gradualmente a rallentare con l'età. Inoltre, imparare qualcosa di nuovo e essere in grado di ricordarlo richiede più tempo mentre invecchiamo.


Tuttavia, i segni di preoccupazione includono:

  • perdere di frequente delle cose, come le chiavi;
  • non sapere il nome di oggetti o il loro scopo;
  • dimenticare nomi e luoghi (senza ricordarli in seguito);
  • avere grande difficoltà a trovare le parole giuste;
  • perdersi in un ambiente familiare;
  • avere difficoltà con pratiche di conversazione e perdere la capacità di comprendere ciò che viene detto e di rispondere con logica.


L'invecchiamento influenza anche la pianificazione, la risoluzione dei problemi e le competenze decisionali. La maggior parte degli anziani tende ad avere tempi di reazione più lenti e ad essere meno in grado di fare più cose contemporaneamente sui progetti.


A volte, mentre si invecchia, si fanno errori semplici o di giudizio o nelle pratiche contabili. I cambiamenti dovuti alla demenza potrebbero comportare problemi più gravi, come essere molto confusi e disorientati nel definire piani, e avere una grande difficoltà con la concentrazione.


Inoltre, la persona o la sua famiglie possono sperimentare esiti disastrosi quando si prendono decisioni finanziarie o si valutano i rischi, o addirittura ci sono problemi a tenere traccia delle bollette mensili.


Tieni presente che più di 50 condizioni possono causare o imitare i sintomi della demenza. In molti casi, i sintomi tendono a svanire quando viene trattato il problema sottostante, come un malfunzionamento della tiroide o una carenza di vitamina B12.


Inoltre, i sintomi di tipo demenza possono derivare da determinati farmaci, come antidepressivi, antistaminici, farmaci per il Parkinson, farmaci anti-ansia, farmaci cardiovascolari, anticonvulsivanti, corticosteroidi, narcotici e sedativi.


In altre parole, quando la perdita di memoria impedisce a una persona di eseguire le attività quotidiane e i ruoli a cui è abituata nella vita, si dovrebbe chiedere un'ulteriore valutazione da parte di un medico.


Quando incontri il medico, discuti apertamente delle preoccupazioni cognitive e fatti fare una valutazione completa prima di trarre conclusioni.


Sebbene i deficit della memoria siano normali nel processo di invecchiamento, è importante mantenere sano e attivo il cervello, restando socialmente impegnati, fisicamente attivi, seguendo una dieta sana e partecipando a giochi e attività mentalmente stimolanti.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.