Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Se un genitore sviluppa l'Alzheimer in giovane età, dovresti chiedere un esame genetico?

23andMe Genetic Test

Circa il 5% della popolazione con morbo di Alzheimer (MA) ha la forma a insorgenza più giovane della malattia, che si sviluppa tra i 30 e i 60 anni.


La maggior parte di coloro che la sviluppano in giovane età hanno la forma più comune della malattia, chiamata MA sporadico. I ricercatori non hanno scoperto perché i sintomi compaiono a un'età così giovane, ed i legami genetici non sono chiari.


Due tipi di geni hanno un ruolo nel determinare se una persona sviluppa una malattia: i geni di rischio e quelli deterministici. I geni del MA sono di entrambe le categorie.


I geni di rischio aumentano la probabilità di sviluppare il MA; tuttavia, non garantiscono che insorgerà. Con la malattia sono associati diversi geni di rischio, in particolare quello chiamato apolipoproteina E-e4 (APOE-e4), che può essere un fattore in circa il 20-25% dei casi di MA.


Tutti noi ereditiamo una copia di una qualche forma di APOE da ciascun genitore. Coloro che ereditano l'APOE-e4 da un genitore hanno un aumento del rischio di MA, mentre coloro che ereditano l'APOE-e4 da entrambi i genitori hanno un rischio ancora più alto, ma non c'è ancora la certezza di sviluppare la malattia.


Quelli con i geni deterministici, secondo l'Alzheimer's Association, hanno una probabilità del 95% di sviluppare la malattia. All'interno di questi geni ci sono varianti che codificano tre proteine: ​la proteina precursore dell'amiloide (APP), la presenilina-1 (PS-1) e la presenilina-2 (PS-2). Quando il MA è causato da queste varianti deterministiche, si parla di MA autosomico dominante (ADAD), o più comunemente 'MA familiare'.


Variazioni deterministiche genetiche nella malattia sono state trovate solo in poche centinaia di famiglie sparse in tutto il mondo, e i casi di vero MA familiare sono meno dell'1% del totale.


Per queste varianti genetiche è disponibile il test genetico, ma deve essere considerato con attenzione dal singolo e dal suo medico. Quando si deve decidere se fare il test, le cose a cui pensare sono: tracciare i pro e i contro di fare tali test, consultarsi con amici e familiari intimi e con altri professionisti  sanitari, e pesare le opzioni future.


Se si trova una persona con un rischio elevato o con il gene  familiare per il MA a insorgenza giovanile, queste informazioni potrebbero avere un impatto sull'assistenza sanitaria futura, sull'invalidità e sull'assicurazione sulla vita, sulla professione, così come eventualmente causare grande ansia e depressione. I progetti futuri di quella persona che circondano lei e la sua famiglia sono colpiti, e sono inevitabili cambiamenti di vita.


Dall'altra parte, se l'individuo sa di essere positivo per il gene familiare, forse è in grado di partecipare a studi clinici e di cominciare a fare piani: garantire le finanze nel futuro, prendere decisioni legali, fare scelte sulla cura, parlare apertamente con i propri cari e sistemare le cose per far fronte agli effetti della malattia.


I piani per procedere con test genetici devono essere accuratamente considerati e discussi a lungo con consulenti genetici qualificati.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)