Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché il riposo aiuta a riparare il tuo cervello, oltre al tuo corpo

Si parla spesso, e giustamente, di quanto è importante il sonno per la riparazione del nostro corpo. Senza riposo di qualità, il nostro corpo - e ancora più importante in questo momento, il nostro sistema immunitario - inizia a guastarsi.


Allo stesso tempo, il sonno è importante per il nostro cervello.


È quando spegniamo le luci ogni notte che il nostro cervello inizia a passare dal sonno non-REM a quello REM (rapid eye movement, movimento rapido dell'occhio), che di solito associamo ai sogni. Nel farlo, il nostro cervello interpreta a modo suo le pulizie di primavera: svuota il cestino dei rifiuti neurali, sposta i ricordi a breve termine alla conservazione a lungo termine, e aiuta il nostro cervello a elaborare meglio le situazioni emotive.


Hai probabilmente provato di persona quanto sia cruciale il sonno quando ti devi concentrare al lavoro o a scuola; i ricercatori hanno scoperto che il nostro cervello può trattenere il 40% in meno di informazioni quando siamo privati ​​del sonno.

 

Il sonno elimina le tossine

Da diversi anni, i ricercatori sanno che il sonno non-REM ha un ruolo chiave nella rimozione dal cervello delle tossine che si accumulano durante il giorno. Ma uno studio recente della Boston University ha aiutato a capire meglio come avviene questo processo.


Ciò che i ricercatori hanno trovato era che durante il sonno non-REM, lente ondate di liquido cerebrospinale, un liquido chiaro e acquoso, lava essenzialmente il cervello. Questo processo è iniziato quando i neuroni cominciano a sincronizzarsi durante il sonno non-REM, spegnendosi e riaccendendosi all'unisono; quando i neuroni non sparavano, non avevano bisogno della solita quantità di ossigeno, il che significa che entrava meno sangue nel cervello.


Ecco il momento in cui il liquido cerebrospinale entrava di corsa ed eliminava l'accumulo metabolico, come l'amiloide-beta. Anche altre proteine ​​e molecole che si accumulano durante il giorno sono estromesse, compresa la tau, una proteina associata al morbo di Alzheimer, che si frappone nella connessione corretta dei neuroni.


Perché il sonno è così importante? Per prima cosa, questo è un lavorio che non può esserci mentre sei sveglio. Come hanno detto i ricercatori, mentre siamo svegli i neuroni non si sincronizzano e si spengono contemporaneamente. Questo impedisce a qualsiasi onda significativa di fluido cerebrospinale di entrare nel cervello e di rimuovere le proteine ​​tossiche che lo stanno intasando.


Senza sonno non-REM sufficiente, quelle proteine ​​non vengono rimosse e rimangono nel cervello, ostacolando il suo funzionamento efficiente. Ecco perché il tuo cervello non è così forte dopo una notte burrascosa di sonno: il cervello non ha scaricato la spazzatura, per così dire, costringendo la tua mente a fare più fatica per 'sparare' velocemente. Il sonno aiuta a rimuovere il disordine quotidiano e ti dà un nuovo inizio il giorno seguente.

 

Il consolidamento della memoria

Potrebbe sembrare così talvolta, ma il cervello semplicemente non si spegne mentre stai riposando. Al contrario, il cervello agisce essenzialmente come un “centro di replay”, rivedendo i nuovi ricordi e memorizzandoli per un richiamo futuro.


Come hanno precisato i ricercatori del MIT, ripassare i nuovi ricordi è una componente cruciale del sonno; senza riposo sufficiente, il cervello non ha abbastanza tempo per rivedere quello che ha appena vissuto; in sostanza, non ha il tempo di riguardare questi nuovi ricordi più e più volte (come se fossero clip di YouTube) e memorizzarli in modo corretto.


Circa dieci anni fa, i ricercatori del MIT hanno approfondito questo punto misurando l'attività cerebrale di topi che passano attraverso un labirinto; in seguito, i topi sono stati monitorati durante il sonno. I ricercatori hanno scoperto che durante il sonno, il loro cervello era attivo ​​nello stesso modo in cui lo era stato durante il passaggio nel labirinto, indicando che stavano rivedendo la loro recente esperienza.


Questo processo coincideva con informazioni neurali memorizzate nell'ippocampo che viaggiavano attraverso la via tri-sinaptica verso uno spazio di immagazzinaggio più permanente nella neocorteccia. Il risultato: è molto più facile per il tuo cervello, solo dormendo a sufficienza, prendere un ricordo che ha un paio di ore di vita e ricordarlo settimane o mesi più tardi.

 

Il sonno aiuta a gestire le emozioni

Il sonno si rivela utile anche quando si tratta di affrontare lo stress e i problemi emotivi. Uno studio ha trovato che un  sonno REM insufficiente impedisce alle amigdale, piccoli gruppi di nuclei situati all'interno del cervello, di funzionare correttamente. Questo è un problema, in quanto le amigdale sono associate non solo al consolidamento della memoria, ma anche alla conservazione e all'elaborazione dei ricordi legati alle emozioni, come ansia, tristezza, imbarazzo e paura.


Il nostro cervello tende a elaborare queste emozioni durante il sonno REM, la fase finale del sonno, quando c'è il picco della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.


Un sonno scadente ha dimostrato di impedire al cervello di affrontare adeguatamente le situazioni emotive. Lo studio di cui sopra, ad esempio, ha scoperto che le persone che avevano un sonno REM interrotto rimanevano irritate dagli eventi emotivi che avevano vissuto il giorno precedente. Quelli che avevano avuto un buon sonno REM, dall'altra parte, riuscivano meglio a mettere in prospettiva i loro problemi; quando si svegliavano, il problema che li disturbava il giorno prima ora portava un “significato emotivo minore”.


Probabilmente avete sentito un amico, in un momento o l'altro, consigliare di “dormirci sopra” su un problema, che si tratti di una brutta rottura o di un problema in ufficio. Ebbene, la ricerca conferma quel suggerimento. Per il nostro cervello, il sonno è come andare allo studio del terapeuta: ci permette di fare i conti, e venire a patti, con i problemi emotivi.


Non serve molto tempo perché un sonno scadente metta in pericolo la nostra capacità di elaborare le emozioni. Un recente studio condotto alla UC Berkeley ha scoperto che una sola notte insonne può portare ad un aumento del 30% dei livelli di ansia.

 

Prossimi passi

A questo punto, la montagna di ricerca sul tema è chiara: il sonno è di vitale importanza perché il tuo cervello possa funzionare al meglio. Il tuo obiettivo, ora, dovrebbe essere quello di dormire meglio che puoi, in modo da cogliere quei benefici.


Uno dei modi per farlo è tenere sotto controllo la temperatura del tuo letto. Ora che comincia a salire, desideri che il letto sia un luogo fresco, un santuario di comfort. Un letto fresco aiuta a prendere sonno prima, aprendo la porta ai benefici che vengono dalle onde lente e dal sonno REM.

 

 

 


Fonte: Michael J. Breus PhD (psicologo clinico) in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.