Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le terapie multisensoriali sono utili come interventi comportamentali per l'Alzheimer?

ambiance snoezelen

Una revisione di studi sugli effetti della stimolazione sensoriale, pubblicata sul Journal of Clinical Nursing, ha concluso che la maggior parte dei tipi di stimolazione sensoriale riduce l'agitazione, l'ansia, l'aggressività, la depressione e migliora la qualità della vita delle persone con morbo di Alzheimer (MA).


'Stimolazione sensoriale' è definita come qualsiasi cosa che colpisce uno dei nostri cinque sensi (vista, udito, olfatto, gusto e tatto), compresi gli organi che ci danno un senso di posizione e di equilibrio.


In breve, stimolazione sensoriale è stimolazione cerebrale. Noi interagiamo con il mondo attraverso i nostri sensi, così che usare i sensi può aiutare le persone colpite a collegarsi ai loro sentimenti e può aiutarle a convivere con emozioni e comportamenti negativi.


Diversi studi di ricerca dicono che ci sono vantaggi negli interventi non farmacologici per i problemi comportamentali nei pazienti con MA e demenza. Le terapie di stimolazione sensoriale comprendono musica, tubi vibranti, illuminazione con stringhe di fibre ottiche, diffusori di aromi, proiettori di effetti solari e sfere di plasma, che hanno tutti dimostrato di migliorare irrequietezza, attenzione e impulsività.


Inoltre, dicono i ricercatori, i caregiver che hanno usato questa tecnologia multisensoriale hanno ritenuto che fosse utile per ridurre l'agitazione e l'ansia nei loro cari.


Tubi o cuscini vibranti, per esempio, aiutano a rilassare o a stimolare. I tubi possono essere avvolti intorno al braccio o a una gamba, tenuti contro la schiena o il collo e danno un dolce massaggio. I cuscini possono essere tenuti di fronte al corpo e 'abbracciati' o posti dietro la schiena.


Un proiettore con effetto solare migliora l'umore con l'illuminazione, creando atmosfere che cambiano e sensazioni diverse di colore alle pareti. Allo stesso modo, una sfera di plasma, a volte chiamata lampada, cupola o sfera, crea un effetto ipnotizzante di luci colorate che rispondono sia al tocco che al suono. Inoltre, gli effetti dell'illuminazione sensoriale con stringhe di fibra ottica possono dare benefici rilassanti e calmanti.


La musica e le infusioni di aromi possono aiutare, riducendo l'ansia e promuovendo un sonno migliore. Gli oli essenziali, come la lavanda e la melissa, sono usati per ridurre l'ansia e l'agitazione, la menta piperita stimola l'appetito e il bergamotto calma l'umore e contrasta la depressione.


La sala Snoezelen o ambiente multisensoriale Snoezelen, ora molto popolare, soprattutto nelle strutture di assistenza a lungo termine, è uno spazio rilassante che fornisce stimolazione sensoriale calmante. Sviluppato nei Paesi Bassi alla fine degli anni '70 dagli psicologi Ad Verheul e Jan Hulsegge, lo Snoezelen incorpora tutti i sensi per creare una vera esperienza multisensoriale, dando alla persona un senso di controllo e un modo per esplorare e interagire nel suo ambiente, contribuendo nel contempo a ridurre l'agitazione e l'ansia e ad incoraggiare la comunicazione.


Per soddisfare esigenze specifiche, l'ambiente multisensoriale può adattare la luce, l'atmosfera e il suono, con varie trame e tessuti posizionati in tutto l'ambiente. Per l'ambiente domestico, i caregiver possono usare lo stesso concetto e creare una stanza speciale con dispositivi multisensoriali o, su scala più ridotta, creare scatole sensoriali con oggetti che incorporano i cinque sensi.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.