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Caregiver: devi avere pure cura di te

C'è una circostanza che contribuisce molto ad aumentare il colesterolo, la pressione e altre malattie croniche. E minaccia anche di aumentare il peso. Questa stessa esigenza di vita ha dimostrato di essere la fonte di circa il 46/59% delle depressioni cliniche.

Se sei il caregiver di una persona cara anziana che soffre di una malattia debilitante, che ha esigenze particolari, che combatte con la dipendenza, o che è vittima di un incidente, fai parte di una popolazione di caregiver che sono a rischio.

Secondo caregiver.org, "i caregiver familiari di ogni età hanno meno probabilità dei non-caregiver di praticare una prevenzione sanitaria e un comportamento di auto-cura. Indipendentemente dall'età, sesso, razza ed etnia, i caregiver segnalano problemi a prendersi cura della loro stessa salute e benessere, mentre gestiscono le responsabilità del caregiving".

Il rapporto segnala che i caregivers soffrono di privazione del sonno, cattive abitudini alimentari, mancato esercizio, mancato riposo a letto in caso di malattia, e rinvio o mancanza di visite mediche per loro stessi. Non c'è da stupirsi se il tema nazionale di quest'anno per i caregivers in Novembre 2015 è «Sollievo: cura per i caregivers».

La ricerca dimostra che trovare il tempo, e toglierlo dalle responsabilità, è un bene per chi ha bisogno di sostegno, così come per colui che sta supportando e assistendo. Questo mese è dedicato a fare in modo che questo messaggio di auto-cura raggiunga coloro che ne hanno bisogno. Le agenzie nazionali e locali hanno creato linee-guida per informare il pubblico che ci sono risorse disponibili per aiutare i caregiver ad affrontare e gestire lo stress, e ridurre le loro preoccupazioni per la salute e il burn-out [esaurimento psico-fisico].

Il messaggio diretto ai caregivers è: "Il sollievo è la chiave per il proprio benessere. Il sollievo protegge la vostra salute, rafforza le relazioni familiari, impedisce il burn-out e permette al vostro caro di restare a casa fino a tre volte più a lungo", secondo caregiveraction.org.

La campagna nazionale 2015 si concentra su sette elementi che guidano l'auto-assistenza per i caregivers [ndt: RESPITE sta per sollievo]:

  • R - 'Riposo e relax' (ricaricati per ritorno);
  • E - 'Energizzare' (torna ricaricato);
  • S - 'Sonno' (importante per il recupero della salute);
  • P - 'Programmi che possono aiutarti' (conosci le tue risorse di supporto);
  • I - 'Immaginazione' (rinfresca la mente, cioè, leggi un libro, guarda un film);
  • T - 'Take Five' (disimpegno temporaneo);
  • E - 'Espira' (prenditi il tempo di respirare, gestire lo stress).

"Ci sono quattro tipi di persone: quelli che diventeranno caregiver, quelli che sono caregiver, quelli che sono stati caregiver, e quelli che avranno bisogno di caregiving per se stessi", ha detto l'ex First Lady Rosalynn Carter.

Il ciclo curare-dare-ricevere ci riguarda tutti. Questo mese, esci. Che tu sia uno che può aiutare chi aiuta, o qualcuno che ha bisogno di aiuto, è il momento di festeggiare che siamo in grado di fare la differenza per l'altro. C'è un grande impeto di supporto.

[...]

Le prossime feste sono una grande occasione per aprire un dialogo con i caregiver, che spesso lavorano lunghe ore non retribuite per prendersi cura dei famigliari. Alcuni spunti per conversare sono: dare apprezzamento, ascoltare, chiedere come si può aiutare, arruolare tutti, acquisire un aiuto professionale, organizzare i servizi di supporto, e assumere assistenza a casa.

 

 

 


Fonte: New Castle News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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