Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Frammento di proteina naturale può inibire un enzima cruciale implicato nell'Alzheimer

Ricercatori dell'UCLA hanno dimostrato per la prima volta che un frammento di proteina naturale prodotta nel cervello può inibire un enzima chiave implicato nell'insorgenza dell'Alzheimer, una scoperta che potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento della malattia.


Lo studio ha trovato che il frammento di proteina sAPPα inibisce l'enzima proteolitico BACE1, la cui attività accresciuta contribuisce alla produzione degli aggregati di amiloide-beta e delle placche che sono il segno distintivo del morbo.


"Poiché la sAPPα inibisce l'enzima BACE1, può essere possibile usarla per aiutare a prevenire gli incrementi potenzialmente pericolosi dell'attività del BACE1, e quindi prevenire l'insorgenza dell'Alzheimer", ha detto l'autore senior dello studio Varghese John, professore associato di neurologia e 'principal investigator' del Drug Discovery Lab al Mary S. Easton Center for Alzheimer's Disease Research della University of California di Los Angeles (UCLA).


I risultati della ricerca sono apparsi il 28 Luglio 2015 nella rivista peer-reviewed [=a controllo dei pari] Journal of Alzheimer’s Disease.


Il frammento proteico sAPPα è di norma prodotto dai neuroni ed è coinvolto nella manutenzione della memoria. I ricercatori dell'UCLA hanno dimostrato che questo frammento, normale nel cervello, è anche un potente inibitore dell'enzima proteolitico BACE1. La nuova scoperta getta luce sulla regolazione della produzione di amiloide-beta da parte del cervello e potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie.


[...] John e il suo team hanno impiegato una tecnica chiamata «small-angle X-ray scattering» (SAXS) per scoprire che l'inibizione da parte della sAPPα dell'attività del BACE1 è probabilmente dovuta alla struttura tridimensionale unica del frammento stesso di proteina. Andando avanti, John e il suo team stanno determinando il sito di legame della sAPPα al BACE1 mediante cristallografia a raggi X e altre tecniche.


"Il nostro studio suggerisce che sviluppare la sAPPα stessa come biologica, trovando una proteina o frammento di peptide più piccolo che ha effetti simili, o identificare un composto chimico che aumenta i livelli di questo frammento benefico di proteina, potrebbero essere strategie terapeutiche nuove ed efficaci per i pazienti con lieve decadimento cognitivo o con Alzheimer", ha detto John. "Queste strategie potrebbero aiutare a normalizzare la funzione del cervello e ripristinare la memoria e la funzione cognitiva, oppure impedire il suo declino".


Il frammento di proteina è fondamentale per la normale funzione cerebrale, e la creazione di una nuova classe di terapie del sistema nervoso centrale che migliorano la sAPPα può dare benefici oltre l'Alzheimer. Un farmaco potenziale potrebbe aiutare anche coloro che hanno subito un ictus o un trauma cranico. Aumentare i livelli di sAPPα può anche essere utile nel trattamento della SLA (malattia di Lou Gehrig).


L'autrice principale dello studio è Clare Peters-Libeu del Buck Institute for Research on Aging, e il finanziamento è stato fornito dalla Joseph Drown Foundation.

 

 

 


Fonte: University of California, Los Angeles via NewsWise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Clare Peters-Libeu, Jesus Campagna, Michael Mitsumori, Karen Poksay, Patricia Spilman, Alex Sabogal, Dale E. Bredesen, Varghese John. sAβPPα is a Potent Endogenous Inhibitor of BACE 1. Journal of Alzheimer's Disease, Volume 47, Number 3 2015. DOI: 10.3233/JAD-150282

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)