Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


[Domenico Praticò] Il migliore amico dell'uomo e la nostra salute

Lo sapevate che avere un cane può aiutare ad abbassare la pressione sanguigna, migliorare la salute cardiovascolare, ridurre il dolore fisico, incoraggiare un maggiore coinvolgimento nelle interazioni sociali, e rallentare il declino cognitivo?

 senior couple walking the dog Image by lookstudio on freepik

Sì. Studi clinici hanno dimostrato chiaramente che i nostri amati amici a quattro zampe possono effettivamente fare indirettamente molto bene al nostro benessere, sia a breve che a lungo termine. Il termine "miglior amico dell'uomo" fu utilizzato per la prima volta da re Federico II di Prussia nel 1786, il quale affermò: "l'unico, assoluto e migliore amico che un uomo abbia, in questo mondo egoista, l'unico che non lo tradirà né lo rinnegherà, è il suo cane".


Nel corso dei secoli, gli uomini hanno sempre considerato i cani uno dei loro compagni più cari e migliori, poiché svolgono i ruoli più disparati: protettori, aiutanti, salvatori e compagni. Il 26 agosto è stata la Giornata Mondiale del Cane, una giornata speciale in cui si celebrano tutti i cani del mondo, ma è anche un giorno per incoraggiare l'adozione di quelli che non hanno ancora trovato una casa e una famiglia.


Spesso ci riferiamo ai cani come ai "migliori amici dell'uomo" perché da migliaia di anni hanno un rapporto molto stretto con l'umanità, un rapporto basato sulla lealtà, l'amicizia, la compagnia e l'amore incondizionato. Mentre celebriamo i nostri "migliori amici", dovremmo per un momento ricordare che ci sono numerose prove che dimostrano che avere un cane ha effetti positivi sulla salute mentale e cardiovascolare e sul benessere generale.


Nell'ambito della salute cerebrale, la compagnia di un cane induce spesso una risposta automatica di rilassamento, riduce l'ansia e contribuisce ad attenuare il senso di solitudine. Nell'ambito della salute fisica generale, avere un cane può aiutare a ridurre la pressione sanguigna, migliorare la salute cardiovascolare, diminuire la quantità di farmaci necessari, ridurre il dolore fisico e incoraggiare un maggiore coinvolgimento nelle interazioni sociali.


Più specificamente, per le persone affette da demenza, avere un cane o interagire con lui comporta diversi ulteriori benefici per la salute. Ecco un riassunto di alcuni di essi:

  • Avere un cane spesso significa muoversi di più, come camminare e svolgere più attività fisica. Nelle persone con demenza, può contribuire a un'attività fisica leggermente più elevata, poiché possono accarezzare l'animale o fare una passeggiata. È noto che l'aumento dell'attività fisica è associato a effetti benefici sulla salute cerebrale in generale e può aiutare a ridurre il declino della memoria e delle capacità esecutive.

  • Avere un cane può ridurre i livelli di stress e fornire supporto emotivo nella vita di tutti i giorni.

  • È stato dimostrato che quando accarezziamo un cane, il nostro corpo rilascia endorfine e altri ormoni come ossitocina, prolattina e dopamina. Tutti e tre sono spesso considerati ormoni "buoni" o "della felicità" perché svolgono un ruolo cruciale nel benessere, nel legame, nel piacere e in funzioni fisiologiche essenziali.

  • È stato dimostrato che nei pazienti affetti da demenza, interagire regolarmente con un cane allevia la cosiddetta sindrome del tramonto, che si manifesta con maggiore agitazione, irrequietezza, disorientamento e, a volte, comportamento aggressivo. al finire della giornata

  • Avere un cane può aiutare a ricordare, migliorare la memoria a breve termine e le capacità comunicative, migliorare le abitudini alimentari e, in generale, ridurre la solitudine.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)