Il SAD (disturbo affettivo stagionale) colpisce le persone con Alzheimer o altra demenza in un modo diverso?
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Circa il 40% delle persone con Alzheimer o demenza soffre di una depressione significativa, che può colpire in qualsiasi momento.
'Disturbo affettivo stagionale' (SAD), o depressione d'inverno, winter blues, depressione d'estate, summer blues o depressione stagionale, si riferisce a periodi depressivi ricorrenti che si manifestano nella stessa stagione ogni anno. Il SAD in genere si verifica in autunno e inverno, con episodi tendenzialmente minori in primavera ed estate. Attualmente, circa 10 milioni di americani soffrono di una qualche forma di SAD.
Per l'individuo con morbo di Alzheimer (MA), è difficile riconoscere i segni e i sintomi di SAD. Detto questo, se l'individuo interessato e/o il caregiver notano uno dei seguenti sintomi, gli episodi depressivi potrebbero essere collegati al SAD:
- Sensazione di pesantezza di braccia o gambe
- Cambiamenti nell'appetito
- Cambiamenti improvvisi nei livelli di umore o energia
- Fatica
- Ritiro sociale
- Aumento di confusione e/o disorientamento
- Aumento di peso
- Modelli di sonno alterati che causano irrequietezza e irritabilità durante il giorno
Molti dei sintomi del SAD si sovrappongono a quelli del MA, quindi è importante notare eventuali cambiamenti improvvisi o irregolari che possono coincidere con le stagioni. I sintomi di SAD sono in genere trattati con una combinazione di farmaci antidepressivi, supporto comportamentale, terapia della luce e vitamina D. Altre terapie includono: seguire una dieta sana ben bilanciata con molta frutta e verdura di colore brillante, ascoltare musica edificante e dormire molto.
Alle persone con MA o altra demenza si raccomanda spesso la psicoterapia che può anche essere un buon intervento per il SAD. Questo tipo di terapia può aiutare le persone a gestire pensieri e comportamenti negativi e a imparare i meccanismi per far fronte in modo più efficace allo stress.
Per i caregiver, è importante essere proattivi e mantenere la cura di sé, programmando attività di routine e strutturate, prendendosi tempo per l'attività fisica, sfruttando la luce solare e monitorando i livelli di energia personale e l'umore. Il caregiver dovrebbe pianificare un po' di tempo di tregua/sollievo e pure cercare una guida medica, se necessario.
Gli studi hanno dimostrato che le donne hanno maggiori probabilità di soffrire di SAD rispetto agli uomini e che i residenti in aree geografiche più fredde hanno più rischi di quelli che vivono in climi soleggiati. Il SAD può avere un impatto su ogni aspetto della vita dell'individuo interessato, dalla socializzazione all'appetito, dalla cura di sé alla riduzione del livello cognitivo e del funzionamento.
È importante cercare aiuto professionale in caso che si manifestino sintomi di SAD e apportare cambiamenti significativi nella vita dell'individuo interessato durante i mesi invernali.
Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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