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Domenico Praticò: L'Alzheimer come colpisce il cervello?

Oggi la ricerca nel campo ha ben definito alcuni cambiamenti fondamentali che si manifestano in tutti i pazienti.

Normal vs Alzheimer Brain NIHCervello normale (sx) e con Alzheimer (Fonte: NIH)

Il morbo di Alzheimer (MA) è un disturbo neurodegenerativo progressivo che colpisce profondamente il cervello, provocando declino cognitivo e perdita progressiva della memoria culminando in demenza. La ricerca ha dimostrato che il danno al cervello, dovuto al MA, avviene a vari livelli, dalle cellule fino ad intere regioni di questo organo.

 

Accumulo di depositi nel cervello di proteine amiloide-beta e tau.

Come descritto per la prima volta dal dott. Alois Alzheimer più di 120 anni fa, il cervello del MA presenta accumuli di materiali all'interno e all'esterno delle cellule nervose. Oggi sappiamo che questi depositi sono i prodotti finali di due proteine (amiloide-beta e tau) che formano rispettivamente le placche amiloidi e i grovigli di tau. Forme più piccole di queste proteine, chiamate oligomeri, possono iniziare a danneggiare il cervello molto prima che si formino i veri depositi e compaiano sintomi.

Riduzione della massa cerebrale

Il dott. Alzheimer ha anche scoperto per primo, attraverso la sua ricerca scientifica, che questi pazienti presentano una notevole riduzione della massa cerebrale a causa del danno e della conseguente degenerazione/morte/perdita di interi gruppi di cellule in varie aree di questo organo. In media, ciò può comportare il 30-40% in meno di tessuto cerebrale rispetto al normale.

Infiammazione del cervello (neuroinfiammazione)

L'infiammazione è una parte importante della risposta del sistema immunitario in difesa del cervello e del corpo in generale. Con l'invecchiamento, può svilupparsi un'infiammazione cronica di basso grado, un fenomeno chiamato anche 'inflammaging'. Questo processo può rendere il cervello più vulnerabile a vari fattori, soprattutto se c'è una storia di altri eventi infiammatori come un trauma cranico. Si pensa che il danno alle cellule cerebrali correlato al MA causi un aumento significativo dell'infiammazione, un'arma a doppio taglio che quindi può causare ulteriori danni al cervello.

Riduzione del flusso sanguigno

Il sangue è il veicolo attraverso cui componenti essenziali e nutrienti (ossigeno e zucchero) raggiungono il cervello garantendone la normale funzione. Sappiamo che durante l'invecchiamento normale c'è sempre una certa riduzione del flusso sanguigno, ma per chi ha il MA, la riduzione del flusso sanguigno al cervello è maggiore e, di conseguenza, può avere un impatto molto negativo sulle attività cerebrali di base, dal pensiero alla memoria.

Bassi livelli di carburante (o glucosio)

Lo zucchero (glucosio) è il principale alimento del cervello, e come il carburante per un motore è essenziale per il suo normale funzionamento. Nel MA, per meccanismi non ancora del tutto chiari, il cervello non è in grado di utilizzarlo, con conseguente progressiva condizione di 'fame' per le sue cellule. Ciò si traduce quindi in una riduzione dell'attività cerebrale generale con conseguenze negative per funzioni importanti come la memoria e il pensiero.

Eliminazione dei prodotti di rifiuto nel cervello

Il liquido cerebrospinale scorre attraverso e intorno al cervello ed è coinvolto in un processo chiamato 'clearance (eliminazione) linfatica', che ha lo scopo di aiutare il cervello a eliminare i rifiuti durante tutta la nostra vita. Se il sistema non funziona correttamente, viene eliminato sempre meno materiale, che di conseguenza si accumulerà in questo organo (proteine amiloide-beta e tau). Sono in corso studi nei soggetti con MA per determinare quali sono i fattori che possono influenzare la rimozione dei rifiuti. Tra questi, alcuni hanno evidenziato il ruolo del sistema digestivo delle cellule nervose chiamato autofagia che potrebbe avere, quando non funziona normalmente, nei pazienti con MA.



In sintesi, il MA potrebbe essere considerato in qualche modo una versione estrema del normale invecchiamento cerebrale, poiché molte delle caratteristiche patologiche che caratterizzano la malattia sono presenti anche nell'invecchiamento normale, sebbene su scala molto più ridotta. Nell'invecchiamento normale del cervello è infatti normale osservare una leggera riduzione del volume del cervello, un piccolo accumulo di materiale indesiderato, bassi livelli di cibo/carburante, una parziale riduzione nella rimozione di rifiuti nel cervello e un leggero grado di infiammazione.

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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