Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Caregiver familiare innesca senza volerlo sentimenti di colpa e fallimento

Cara Carol: Da 5 anni mi sto prendendo cura di mia madre con demenza a casa. I social media sono una benedizione perché i gruppi di caregiving online mi permettono di sentirmi supportata e persino di socializzare senza lasciare sola la mamma. Il problema è che anche la mia famiglia usa i social media e pensano di aiutarmi condividendo tutti i meme (=idea o comportamento che si diffonde da persona a persona) del tipo 'ogni giorno è un buon giorno'.

Apprezzo le loro buone intenzioni, ma la cura della demenza è difficile. Molti giorni sono una battaglia, così pur essendo in buona fede, invece di aiutarmi, finiscono per farmi sentire in colpa per aver fallito come caregiver. Come faccio loro capire che questo mi fa male, senza offenderli? - L.F.

 

Cara LF: Prima cosa, proprio la prima: non stai fallendo. Il caregiving per la demenza può essere estenuante e anche la persona più determinatamente positiva avrà giorni in cui è fuori portata trovare qualcosa di cui sentirsi positiva.


Può aiutarti sapere che la positività forzata è una frustrazione citata spesso. Mentre un atteggiamento positivo nel complesso è sano, essere positivi assume forme diverse. Mi piace la parola 'gratitudine'. Quasi tutti hanno qualcosa per cui possono essere grati, anche se è solo il posto dove vivere.


Sono d'accordo sul fatto che la tua famiglia intende aiutarti e pensa di incoraggiare le tue giornate, ma sta aggravando il tuo peso. A quanto pare, hai due scelte: una è ignorare le condivisioni, l'altra è dire loro 'per favore smettetela'.


È un peccato che questa situazione aumenti ancora di più il tuo carico, ma forse essere sincera con loro aprirà i loro occhi. Di' loro che apprezzi che vogliano rallegrare le tue giornate, ma che i meme ti fanno solo sentire peggio. Potresti aggiungere che se vogliono davvero aiutare, potrebbero sedersi con tua madre alcune volte alla settimana mentre fai una pausa.


Un altro pensiero sulle parole: i caregiver farebbero bene a trovare parole alternative a 'colpa', che sentiamo troppo facilmente durante e dopo il caregiving. Questa colpa è immeritata. Che ne dici di tristezza? Possiamo sentirci indicibilmente tristi quando pensiamo a ciò che la vita della persona amata avrebbe potuto essere se non c'era la demenza. Quindi, c'è rammarico per i tempi in cui non sapevamo abbastanza come affrontare la sfida sconvolgente della demenza o quando non eravamo così pazienti come riteniamo che avremmo dovuto essere. Sbarazziamoci di queste autoaccuse.


Se la maggior parte dei tuoi giorni manca anche della minima positività, LF, non è perché stai fallendo. È perché tua madre è arrivata a una fase in cui l'unico modo per aiutarla senza il deterioramento della tua salute è avere una serie di persone disponibili per la sua assistenza. Come dovrebbe essere? Molto probabilmente assistenza professionale a domicilio o una struttura esterna.


Ti ho lanciato molto materiale, ma il succo è che non stai fallendo in alcun modo. Nessun caregiver dovrebbe sentirsi sotto pressione per simulare una positività costante.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.