Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa significa mediazione per gli anziani?

La mediazione per gli anziani mira ad affrontare i problemi di conflittualità nelle famiglie e nelle istituzioni e fornisce una tribuna per il processo decisionale della famiglia.


I mediatori per anziani assistono alle conversazioni difficili tra i membri della famiglia, e aiutano a fare piani e ad arrivare ad esiti accettabili per i disaccordi.


Quando un genitore o un parente anziano, ad esempio, è ricoverato in ospedale e ha bisogno di assistenza continua o di riabilitazione dopo tale ricovero, sui figli pesano nuove responsabilità.


Ci sono spesso varie dinamiche familiari, come il fratello del caregiver principale, il fratello fuori zona, il fratello che non è fidato, ecc. Vecchie rivalità tra i fratelli, rancori a lungo sopiti, ferite del passato e incomprensioni possono interferire con le buone decisioni sul genitore che invecchia. L'assistenza futura dei genitori può diventare stressante e disagevole, e sorgono conflitti tra opinioni diverse.


Molte volte, i conflitti nascono perché uno o più fratelli stanno cercando di ottenere il controllo totale di tale assistenza.


Sono coinvolte le decisioni riguardanti la responsabilità e il lavoro di prendersi cura di un genitore invecchiato, oltre al badare alle finanze e ai problemi di cura a lungo termine. La mediazione per gli anziani può funzionare vagliando una soluzione amichevole.


Il mediatore può facilitare conversazioni intenzionali con tutte le parti per risolvere i problemi, nel miglior interesse del genitore che invecchia. Ciò include permettere a tutti di esprimere le proprie controversie, identificare i punti di forza e di debolezza in ogni opinione, e finalmente trovare l'accordo su una soluzione soddisfacente che tutti i membri della famiglia possono sperimentare e di cui possono fidarsi.


Il mediatore non ha autorità per imporre una decisione, quindi niente può essere deciso fino a quando tutti sono d'accordo.


A volte, il mediatore incontra in privato ogni membro della famiglia per discutere problemi personali e altre questioni preoccupanti, e dopo questi scambi, presentarli all'intera famiglia. Ci possono essere diversi negoziati fino al raggiungimento di un accordo.


Una volta raggiunto un accordo, il mediatore lo metterà per iscritto perché ognuno lo firmi e in quel modo tutti hanno un piano solido per il coinvolgimento di ciascun fratello nella cura dei genitori.


La mediazione ha successo in circa il 70-80% dei casi ed è meno costosa delle controversie che diventano cause legali o di altre manifestazioni pubbliche. Il compromesso è un modo per dare pace alle famiglie in conflitto, e il mediatore è lì per aiutare a raggiungere un esito positivo e funzionante.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)