Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il peso economico della demenza non farà che aumentare

Prendersi cura di coloro che soffrono di demenza non è solo estenuante e talvolta angosciante, ma è anche estremamente costoso, sia per gli individui direttamente colpiti sia per la società in generale.


Nella stima più recente, Alzheimer's Disease International (ADI), una federazione internazionale di gruppi di pazienti affetti dall'Alzheimer, con sede nel Regno Unito, ha messo il costo globale della demenza a $ 818 miliardi nel 2015. Ciò significa che se la demenza fosse stato un paese, sarebbe stata la 18a economia del mondo.


L'Alzheimer è la malattia più cara degli Stati Uniti, che costa più delle malattie cardiache o del cancro, secondo l'Alzheimer's Association, un gruppo americano di difesa dei pazienti. Eppure non sono i farmaci a fare la parte del leone dei costi; uno dei trattamenti più popolari per mitigare i peggiori effetti dell'Alzheimer, il Donepezil, spesso venduto con il marchio Aricept, costa in genere meno di 2 sterline al mese nel Regno Unito.


Invece, almeno nei paesi sviluppati, il principale onere economico della malattia è il costo dell'assistenza di coloro che ne sono colpiti. L'ADI stima che i costi globali dell'assistenza sociale da soli, forniti da professionisti in comunità o nelle case di cura, ammontavano a 327 miliardi di dollari nel 2015, ovvero due quinti del totale.


L'assistenza sociale non è l'assistenza medica. Ciò significa che i suoi costi spesso non sono coperti completamente dall'assicurazione medica, laddove esiste. I governi e gli assicuratori sanitari di tutto il mondo stanno lottando per trovare una soluzione. Nell'ambito dell'OCSE, il club delle nazioni più ricche, le spese per le cure a lungo termine (e molti di coloro che ne hanno bisogno hanno una demenza) erano in media l'1,7% del PIL nel 2017.

Il costo potenzialmente paralizzante dell'assistenza sociale sale lentamente nell'agenda politica. Nel Regno Unito, i gruppi di sensibilizzazione contrappongono le cure gratuite disponibili nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale per condizioni come cancro, ictus e malattie cardiache, con gli oneri finanziari che cambiano la vita di chi ha una demenza.


Nei paesi in via di sviluppo, i costi dell'assistenza a coloro che soffrono di demenza ricadono in modo preponderante sugli individui piuttosto che sullo stato o sugli assicuratori. Le cifre dell'ADI mostrano che le cure informali rappresentano circa i tre quinti dei costi della demenza nei paesi a reddito medio-basso. Ciò ha ovvie implicazioni per la crescita economica, dal momento che coloro che potrebbero altrimenti essere economicamente attivi sono emarginati.


Almeno negli ultimi anni è diventato più chiaro quali soluzioni non funzioneranno. Incoraggiare i cittadini a risparmiare volontariamente per la cura della demenza non è una buona idea: l'Alzheimer's Society, un gruppo di difesa dei pazienti con sede nel Regno Unito, ha stimato che ci vorrebbero 125 anni per risparmiare il costo tipico dell'assistenza alla demenza. Anche l'assicurazione sanitaria privata ha faticato a creare modelli di finanziamento accessibili.


Cosa funziona? Uno studio del 2014 ha rilevato che i regimi assicurativi obbligatori per coprire i costi dell'assistenza sociale in paesi come Giappone, Corea, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia raggiungono in alcuni casi i limiti della loro sostenibilità finanziaria.


Possono essere richiesti ticket più elevati o premi assicurativi più alti - entrambi politicamente difficili - poiché le popolazioni continuano ad invecchiare.

 

 

 


Fonte: Jonathan Eley in Financial Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.