Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Caffè Alzheimer: un caldo ristoro per le famiglie

Il Caffè Alzheimer è un servizio che la casa di Soggiorno Prealpina, in collaborazione con l'Associazione Alzheimer di Riese Pio X, vuole offrire ai famigliari dei malati di demenza del territorio [della ULSS8], per dare loro sostegno, nell'ottica di "aiutare chi aiuta".

Che cos'è un "Caffè Alzheimer"
Il Caffè Alzheimer prevede degli incontri della durata di circa due ore, con cadenza mensile, in un giorno ed un orario prefissati.

Tali incontri comprendono uno spazio condotto da figure esperte, in grado di offrire informazioni sulla malattia, sui servizi disponibili e su come prendersi cura del proprio caro, e uno spazio lasciato al confronto e alla condivisione di emozioni, dubbi, incertezze e strategie tra famigliari. I famigliari possono recarsi al Caffè Alzheimer con i propri cara malati: una figura professionalmente qualificata li accompagnerà in percorsi ricreativi e di socializzazione.

Nella parte iniziale e finale dell'incontro, famigliari e malati vivono un momento conviviale durante il quale si sorseggia un caffè, si consuma un buffet e si chiacchera cercando di spezzare per un pò la routine e il peso della malattia.

Gli obiettivi del "Caffè Alzheimer"
Il Caffè Alzheimer ha quattro scopi principali:

  1. informare e formare i famigliari sugli aspetti medici, psicosociali e assistenziali della demenza;
  2. supportare e facilitare i famigliari nel processo di accettazione e consapevolezza della malattia del priprio caro;
  3. fornire ai famigliari uno spazio di reciproco sfogo, ascolto e confronto con chi vive la medesima esperienza e può condividere modalità di gestione di situazioni analoghe;
  4. incentivare la socializzazione tra persone coinvolte nello stesso problema al fine di ridurre i fenomeni di isolamento sociale.

La storia del "Caffè Alzheimer"
Il primo Caffè Alzheimer nasce nel 1997 in Olanda grazie ad un progetto elaborato dal Dott. Bère Miesen, psicologo e gerontologo presso il centro di ricerca psichiatrico per la Terza età "Marenhaven" di Warmond.

Caff_AlzheimerUna delle conseguenze più frequenti ed infelici per la famiglia di un malato di demenza è il suo isolamento sociale. La malattia è spesso vissuta con un senso di vergogna da parte dei famigliari stessi e con un senso di incomprensione e, talvolta, di sottovalutazione e stigmatizzazione da parte di altre persone che della demenza non hanno mai "fatto esperienza". Il dott. Miesen pensava dunque al Caffè Alzheimer come ad un luogo informale in cui i malati di demenza e i loro famigliari potessero incontrarsi, confrontarsi, sostenersi, scambiarsi le reciproche esperienze e ricevere informazioni sugli aspetti medici e psicosociali della demenza.

L'esperienza olandese si è successivamente ampliata in altre realtà europee come la Gran Bretagna, la Francia, il Belgio, la Grecia, la Germania, l'Austria e non ultima l'Italia, raggiungendo ottimi risultati in temini di partecipazione da parte della collettività.

A chi si rivolge il "Caffè Alzheimer"
Possono partecipare al "Caffè Alzheimer" famigliari di persone con demenza (con la possibilità di venire in compagnia dei propri cari malati), assistenti domiciliari, operatori e professionisti nel settore, volontari, studenti, anziani e chiunque sia interessato al tema.

 

La partecipazione agli incontri è libera e gratuita.

Gli incontri si svolgeranno ogni terzo giovedì del mese dalle ore 16:30 alle 19:00 all'Albergo "Montegrappa", Viale Montegrappa 8, Castlecucco (TV).

Il calendario degli incontri è disponibile nella sezione "Eventi" di questo sito.

 

Organizzazione e contatti:

Casa di Soggiorno Prelapina
Via San Antonio 4
Cavaso del Tomba (TV);
Tel. 0423 562165 www.prealpina.net
Orari per comunicare: dal luned' al venerdi 9-13 - 14-18 sabato 9-12

Associazione Alzheimer onlus Riese Pio X, per contatti clicca qui
Orari per comunicare: dal lunedì al venerdì ore 9-11

Albergo Montegrappa
Viale Montegrappa 8
Castelcucco (TV)
tel 0423 563123 www.hotelmontegrappa.it

Notizie da non perdere

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)