Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dove altri hanno fallito, un vaccino anti-tau mostra un potenziale clinico

Dove altri hanno fallito, un vaccino anti-tau mostra un potenziale clinicoA sinistra la posizione (rosso) della tau in un neurone sano. A destra dove è passata la tau nell'Alzheimer avanzato. Axon=assone, Aβ induced toxicity=tossicità indotta dall'amiloide-beta.

La AXON Neuroscience ha presentato risultati clinici positivi del suo vaccino per l'Alzheimer e ha annunciato un nuovo esperimento per estenderne l'uso ad altre forme di demenza.


Le malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, la forma più comune di demenza, sono in rapida espansione a causa dell'invecchiamento della popolazione. Non sono ancora disponibili trattamenti modificanti la malattia, spingendo la ricerca di aziende biotecnologiche e farmacologiche che non vedono l'ora di attingere a questo mercato in crescita.


Tuttavia, la maggior parte degli sforzi fatti fino ad oggi hanno visto il fallimento. Lo scorso dicembre, il gigante farmaceutico Eli Lilly ha abbandonato il solanezumab candidato di Alzheimer, dopo uno studio di Fase III fallito, portando i ricercatori di tutto il mondo a riconsiderare le potenzialità degli approcci attuali, la maggior parte dei quali prendono di mira le placche di amiloide-beta.


La biotech slovacca AXON Neuroscience sta affrontando la malattia da una diversa angolazione, puntando invece i suoi sforzi contro la proteina tau. Alla Conferenza internazionale sull'Alzheimer e sul Parkinson di Vienna della scorsa settimana, la società ha annunciato i risultati del suo studio di Fase I in corso per il vaccino AADvac1, che è già passato alla fase II.


L'esperimento ha rivelato che il vaccino può effettivamente suscitare la produzione di anticorpi contro la proteina tau patologica nei pazienti affetti da Alzheimer, potendo così fermare o rallentare la progressione della malattia. I risultati hanno anche indicato che il vaccino potrebbe avere un potenziale in ulteriori forme di demenza, come la degenerazione cortico-basale (CBD) o la paralisi sopranucleare progressiva (PSP).


Alla luce di questi dati promettenti, la AXON ha annunciato che sarà avviato un nuovo studio di Fase I nel secondo trimestre del 2017, testando il vaccino in pazienti con la variante non-fluente dell'Afasia primaria progressiva, una condizione che colpisce la capacità di elaborare il linguaggio. Il nuovo esperimento sarà gestito in collaborazione con il Consorzio FTLD tedesco.


La AXON non è l'unica ad approcciare la demenza dall'angolo delle proteine ​​tau. La TauRx, in Scozia, sta eseguendo uno studio di Fase III con un candidato farmaco promettente che ha dimostrato di sciogliere i grovigli di proteine ​​tau nell'Alzheimer. “La nostra ricerca dimostra che c'è una correlazione molto più chiara tra il grado di accumulo di tau nel cervello e la demenza [rispetto alle placche di amiloide-beta]”, ha detto Tim Earle, COO di TauRx.


Dove grandi case farmaceutiche hanno fallito, presumibilmente per seguire il bersaglio sbagliato, la biotecnologia sembra cercare approcci innovativi. La tecnologia di aziende come AXON Neuroscience e TauRx potrebbe presto raggiungere il mercato e dare una soluzione ai pazienti che non hanno accesso a cure efficaci.


Tuttavia, dal momento che gli sforzi precedenti hanno visto i fallimenti nelle fasi più avanzate dello sviluppo, questi nuovi approcci devono ancora dimostrare di essere all'altezza delle aspettative.

 

 

 


Fonte: Clara Rodríguez Fernández in Labiotech.eu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)