Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Interessanti progressi contro il Parkinson, anche con le staminali

Ricercatori brasiliani del D'OR Istituto di Ricerca e Istruzione (IDOR) e dell'Università Federale di Rio de Janeiro (UFRJ) hanno compiuto ciò che essi descrivono come un passo importante verso l'impianto di neuroni generati da cellule staminali, come trattamento per il Parkinson.


Usando una sostanza approvata dalla FDA per il trattamento del cancro dello stomaco, Rehen e colleghi sono riusciti a far crescere neuroni che producono dopamina derivati da cellule staminali embrionali, che sono rimasti sani e funzionali per 15 mesi dopo l'impianto sui topi, ripristinando la funzione motoria senza formare tumori.


Il Parkinson, che colpisce almeno 10 milioni di persone nel mondo, è causato dall'esaurimento di neuroni che producono dopamina nel cervello. Gli attuali trattamenti comprendono farmaci e impianti elettrici nel cervello che provocano gravi effetti negativi nel corso del tempo e non riescono a prevenire la progressione della malattia.


Diversi studi hanno indicato che il trapianto di cellule staminali embrionali migliora le funzioni motorie in modelli animali. Tuttavia, fino ad ora, la procedura ha dimostrato di essere pericolosa, a causa del rischio di tumori post-trapianto.


Per affrontare questo problema, i ricercatori hanno testato per la prima volta il pre-trattamento di cellule staminali embrionali di topo indifferenziate con mitomicina C, un farmaco già prescritto per il trattamento del cancro. La sostanza blocca la replicazione del DNA e impedisce alle cellule di moltiplicarsi senza controllo.


I ricercatori hanno usato topi modelli di Parkinson. Gli animali sono stati separati in tre gruppi. Il primo, il gruppo di controllo, non ha ricevuto l'impianto di cellule staminali. Il secondo, ha ricevuto l'impianto di cellule staminali che non erano trattate con mitomicina C e il terzo ha ricevuto le cellule trattate con mitomicina C.


Dopo l'iniezione di 50.000 cellule staminali non trattate, gli animali del secondo gruppo hanno mostrato un miglioramento delle funzioni motorie, ma erano già tutti morti tra 3 e 7 settimane dopo. Questi animali avevano sviluppato anche tumori intracerebrali.


Al contrario, gli animali che avevano ricevuto le cellule staminali trattate hanno mostrato un miglioramento dei sintomi di Parkinson e sono sopravvissuti fino al termine del periodo di osservazione post-trapianto di 12 settimane, senza evidenziare tumori. Quattro di questi topi sono stati monitorati per 15 mesi, senza mostrare segni della patologia.


Inoltre, gli scienziati hanno anche dimostrato che il trattamento delle cellule staminali con mitomicina C induce un aumento di 4 volte nel rilascio di dopamina dopo la differenziazione in vitro. "Questa semplice strategia di esporre brevemente le cellule staminali pluripotenti a un farmaco anti-cancro ha fatto diventare il trapianto più sicuro, eliminando il rischio di formazione di tumori", dice il leader dello studio Stevens Rehen, professore della UFRJ e ricercatore dell'IDOR.


La scoperta, riferita nell'edizione di aprile della rivista Frontiers in Cellular Neuroscience, potrebbe aprire la strada ai ricercatori e ai medici per proporre una sperimentazione clinica con cellule staminali pluripotenti trattate con mitomicina C prima di trapiantarle sui malati di Parkinson e anche per altre condizioni neurodegenerative.


"La nostra tecnica con mitomicina C può velocizzare la proposta di studi clinici con cellule pluripotenti su diverse malattie umane", dice Rehen. "E' il primo passo per rendere possibile questo tipo di trattamento con le cellule staminali".

 

 

 

 

 


Fonte: D'OR Institute for Research and Education via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mariana Acquarone, Thiago Melo, Fernanda G. Meireles Ferreira, Jordano Brito-Moreira, Gabriel Oliveira, Sergio Ferreira, Newton Castro, Fernanda Tovar-Moll, Jean Christophe Houzel and Stevens K. Rehen. Mitomycin-treated undifferentiated embryonic stem cells as a safe and effective therapeutic strategy in a mouse model of Parkinson's disease. Front. Cell. Neurosci., 2015 DOI: 10.3389/fncel.2015.00097

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)