Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Preparare il terreno per un sonno migliore nell'Alzheimer

E' stato sviluppato da ricercatori del Regno Unito un nuovo sistema di monitoraggio dello schema di sonno, per aiutare ad individuare i disturbi del sonno delle persone con diagnosi di demenza precoce.

Il sistema, chiamato PAViS, potrebbe essere utilizzato a distanza dagli operatori sanitari per vedere i profili di sonno e analizzare i modelli di sonno sulla base dei dati sensoriali raccolti al domicilio del paziente.


In un articolo sull'International Journal of Computers in Healthcare, Huiru Zheng e colleghi dell'Università dell'Ulster di Jordanstown nella Contea di Antrim in Irlanda del Nord, spiegano come i disturbi del sonno siano uno dei sintomi più angoscianti nell'Alzheimer e potrebbero anche essere un indicatore precoce dell'insorgenza della malattia, in alcuni casi. Essi sottolineano che i cosiddetti sistemi di "teleassistenza" permettono agli operatori sanitari di monitorare l'attività del paziente a domicilio, in modo normale o con assistenza.


Ci sono quasi mezzo milione di persone con Alzheimer nel Regno Unito e per molti di loro i disturbi del sonno e il comportamento notturno dirompente sono un problema clinico significativo per gli operatori sanitari e sono una causa di disagio per i caregivers. I problemi legati al sonno di solito peggiorano con il progredire della malattia e sono un indicatore di deterioramento cognitivo e portano il paziente ad essere meno vigile di quanto previsto nelle ore di veglia, così come a una riduzione del suo benessere generale.


Sono stati sviluppati vari sistemi negli ultimi anni per monitorare i pazienti nel sonno. Tuttavia, questi spesso tendono a coinvolgere altre persone a casa del paziente, così come a monitorare semplicemente gli schemi di sonno, piuttosto che monitorarli a lungo termine e permettere l'analisi dei profili del sonno per valutarne la qualità. Il PAViS (Pattern Analysis and Visualisation System = analisi dello schema e sistema di visualizzazione), aggira questi problemi e permette al personale sanitario di vedere rapidamente i cambiamenti del modello di sonno e di individuare i modelli insoliti, per valutare le variazioni delle condizioni di salute delle persone con demenza precoce nel corso di settimane e mesi.


I dati sono raccolti da sensori di movimento a infrarossi e da sensori sulle porte della camera da letto, e altri, a casa del paziente. Il team scrive che questo fornisce un monitoraggio non invasivo, pervasivo e obiettivo e una soluzione di valutazione. Il gruppo ha lavorato con Paul Jeffers della Fold Housing Association di Holywood su studi di casi di pazienti per dimostrare la prova di principio del controllo totale del tempo di sonno, degli episodi di sonno e del ritmo di sonno di un paziente. La componente del PAViS che genera i grafici giornalieri, settimanali e mensili di comportamento, consente di individuare rapidamente e facilmente i modelli di sonno e, più importante ancora, i cambiamenti dei modelli.


Il team ha scoperto che è relativamente facile distinguere i modelli di sonno di un paziente non-Alzheimer con solo uno o due "episodi" di sonno, quei grandi movimenti come alzarsi dal letto durante la notte, che indicano molte ore di sonno indisturbato. Ciò a fronte dei 35 episodi, o addirittura di più, dei pazienti di Alzheimer, e le molte meno ore di sonno totale.


"Il PAViS è uno strumento per abilitare il servizio di teleassistenza e per mettere i caregivers in grado di avere una migliore visione d'insieme del comportamento del paziente in modo da fornire un sostegno sufficiente in caso di necessità", scrive il team.


"Mentre il servizio di teleassistenza attuale si concentra sulla fornitura di telemonitoraggio dell'attività quotidiana dei pazienti, e cerca di individuare comportamenti anomali, è importante anche indagare sulla correlazione del profilo di comportamento, come ad esempio il profilo dello schema di sonno, nella condizione di salute dei pazienti"
, aggiunge.


La loro conclusione è che "le informazioni svelate o ottenute dai profili di sonno a lungo termine possono anche essere utilizzate per sostenere interventi che rilevano e rispondono a un modello di sonno anomalo".

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Materiale della Inderscience, via AlphaGalileo.

Riferimento:
Huiru Zheng, Haiying Wang, Hoda Nikamalfard, Maurice Mulvenna, Paul McCullagh, Suzanne Martin, Jonathan G. Wallace, Paul Jeffers. A pattern analysis and visualisation system for sleep monitoring in ambient assisted living environment. International Journal of Computers in Healthcare, 2012; 1 (4): 320 DOI: 10.1504/IJCIH.2012.051811.

Pubblicato in Science Daily il 18 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.