Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


A un quarto dei pazienti di demenza vengono prescritti psicotici

I farmaci - che sono destinate ad essere prese per un massimo di tre mesi - sono stati somministrati a pazienti anziani per impedire loro di vagare off Farmaci che si dovrebbero assumere per un periodo di tre mesi al massimo, sono stati somministrati a pazienti anziani per impedire loro di vagare.

Ricercatori avvertono che più di un quarto degli anziani affetti da demenza riceve pericolosi farmaci come se fosse un "manganello chimico".


I medici stanno prescrivendo antipsicotici ai pazienti per due o più anni anche se si devono prendere per un massimo di tre mesi - e solo come ultima risorsa. Gli antipsicotici sono tranquillanti che sono progettati per il trattamento di allucinazioni nei pazienti con schizofrenia o altre malattie mentali. Ma ricercatori hanno scoperto che nella maggior parte dei casi sono dati solo per sedare i pazienti anziani e impedire loro di vagare o di diventare confusi e ansiosi.


Gli attivisti dicono che troppo spesso viene detto da famigliari e carers che tali farmaci 'rubano la dignità dei loro cari", rendendoli incapaci di camminare o parlare. Si ritiene che circa 770.000 britannici abbiano una qualche forma di demenza, tra cui l'Alzheimer. Ma non si sa a quanti sono prescritti antipsicotici o per quanto tempo sono assunti. Ai farmaci è stato dato il soprannome di randelli chimici perché sono utilizzati per soggiogare i pazienti, il che rende più facile all'ospedale e al personale della casa di assistenza prendersi cura di loro.


Dignità per il logo anzianiMa i ricercatori hanno avvertito che raddoppiano il rischio di morte prematura - portando a circa 1.800 morti premature l'anno - e triplicano il rischio di ictus. Gli studi inoltre hanno trovato che riducono il volume del cervello e peggiorano i sintomi della demenza. The Mail da tempo sta chiedendo un miglioramento nella cura dei malati di demenza come parte della nostra campagna per la degnità degli anziani.


Antipsicotici tipici dati ai pazienti includono clorpromazina, perfenazina, pimozide, clozapina (Leponex o venduti come Denzapine), olanzapina (venduto come Zyprexa) e risperidone (venduto come Risperdal). Ma solo il risperidone è autorizzato per la demenza - e solo per un massimo di sei settimane. Anche se gli altri non sono permessi, i medici sono autorizzati a prescriverli ai pazienti se ritengono che vi sia un beneficio medico.


Nel primo studio nel suo genere, accademici dell'Università di Manchester hanno analizzato le prescrizioni per cura e trattamento di 994 pazienti anziani con demenza registrati da 53 medici del Nord-Ovest. Hanno scoperto che 259 - poco più di un quarto - erano antipsicotici e in media erano stati dati loro per quasi due anni. Gli esperti raccomandano che i farmaci siano utilizzati per un massimo di tre mesi e solo come ultima risorsa per il trattamento delle allucinazioni.

Gli studi hanno trovato i farmaci riducono il volume del cervello e peggiorare i sintomi della demenza
Gli studi hanno trovato che i farmaci
riducono il volume del cervello e
peggiorano i sintomi della demenza

Ma, secondo lo studio pubblicato sul British Journal of General Practice, solo il 27 per cento dei pazienti trattati con i farmaci soffrivano di allucinazioni. Agli altri sono stati dati per confusione, vagabondaggio, agitazione o aggressività.


E nonostante i medici abbiamo istruzioni dal governo di effettuare "revisioni dei farmaci" ogni sei mesi per ogni paziente antipsicotico, solo il 57 per cento di coloro presenti nello studio, che stavano assumendo i farmaci, erano stati sottoposti a tali controlli.


Il Professor Nitin Purandare, uno di quelli che hanno condotto lo studio, ha detto che i suoi risultati sono quasi certamente veri per il resto del Regno Unito. 'Non mi sarei aspettato un tale numero elevato', ha detto. "Abbiamo bisogno di usarli solo se dobbiamo e queste persone devono essere monitorate regolarmente e i farmaci dovrebbero essere interrotti alla prima occasione appropriata''.


Ai medici è stato detto di non prescrivere farmaci antipsicotici, se non come ultima risorsa, nelle linee guida del NHS nel 2004. Da allora sono stati ripetutamente invitati a limitare le prescrizioni. L'anno scorso il governo ha detto che avrebbe cercato di cambiare la legge in modo che i medici debbano affrontare la galera in caso di prescrizione non appropriata. Gli esperti dicono che ci sono alternative più sicure e più efficaci. Un portavoce del Dipartimento della Salute ha detto: 'Vogliamo ridurre di due terzi il livello di antipsicotici prescritti alle persone affette da demenza. Il comitato nazionale di controllo delle prescrizioni di antipsicotici riferirà le sue conclusioni sui progressi compiuti in questo progetto entro la fine dell'anno'.

Lily Frost morì sei settimane dopo essere stati prescritti farmaci antipsicotici
Lily Frost è morta sei settimane dopo
la prescrizione di farmaci antipsicotici

************

A Lily Frost sono stati prescritti farmaci antipsicotici il 23 agosto 2007. E' morta l'8 ottobre 2007. Alla signora di 86 anni in pensione sono stati dati potenti tranquillanti per calmare la sua agitazione durante la notte. Dopo poco la vedova dormiva tutto il giorno e non poteva tenere una penna senza aiuto. Ha avuto un infarto, una polmonite e un'ulcera acuta prima di morire. Sua figlia Brenda Vickers ha detto: 'Il cambiamento è stato rapido. Rideva ed era felice prima di andare in ospedale ed è venuta fuori come uno zombie'.

La signora Vickers, di 56 anni, di Chester, ha detto: 'Mi hanno detto che è stato dato il farmaco per la sua sicurezza. Penso che sia stato per farla stare zitta durante il giorno'.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Pubblicato da Sophie Borland su MailOnLine il 21 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.