Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sensori indossabili auto-alimentati potrebbero trasformare l'assistenza alla demenza

Z-Pulse Ltd, azienda creata dall'Università del Surrey, ha ottenuto finanziamenti per accelerare la commercializzazione dei suoi sensori sanitari indossabili auto-alimentati, che puntano a trasformare la cura della demenza e potrebbero potenzialmente prevenire migliaia di nati morti ogni anno.

Steps1.0 prototypeIl prototipo iniziale della tecnologia STEPS1.0 indossata su un braccio.

Il sensore di pressione triboelettrico auto-alimentato STEPS1.0 (Self-Powered Tribo-Electric Pressure Sensor) consente il monitoraggio remoto avanzato di indicatori essenziali, come modelli di respirazione, occupazione del letto, movimenti fetali durante la gravidanza e distribuzione della pressione per evitare piaghe da decubito.


Utilizzando l'energia meccanica del movimento naturale, lo STEPS1.0 opera senza la necessità di batterie o ricarica esterna, offrendo un'alternativa scalabile ed economica ai sistemi di monitoraggio esistenti.


Con £ 265.000 di finanziamenti da Innovate UK, Z-Pulse sta ora lavorando con Surrey Sleep Research Center, Kymira e Milbotix per usare STEPS1.0 in ambienti sanitari del mondo reale. Le applicazioni in sviluppo includono un monitoraggio continuo e in tempo reale dei modelli di sonno, la respirazione e il movimento nei pazienti con demenza.


I partner stanno incorporando STEPS1.0 anche in una cintura indossabile in grado di rilevare i movimenti fetali, con la speranza di prevenire fino a 3.400 nati morti all'anno nel Regno Unito.


"Questo finanziamento è una pietra miliare significativa per Z-Pulse, che ci consente di passare dalla ricerca di laboratorio all'impatto nel mondo reale. Eliminando la necessità di fonti esterne di potenza, STEPS1.0 garantisce un monitoraggio ininterrotto e in tempo reale per condizioni critiche come la demenza e la salute fetale. La validazione dei principali partner di ricerca rafforza il nostro percorso per la commercializzazione", ha affermato il dott. Bhaskar Dudem, responsabile tecnico e fondatore di Z-Pulse Ltd, e ricercatore dell'Avanced Technology Institute (ATI) all'Università del Surrey.


"La nostra tecnologia di sensore auto-alimentato ha il potenziale per ridefinire l'assistenza sanitaria indossabile, rendendo il monitoraggio continuo senza sforzo e accessibile. Ha molte applicazioni in una società moderna, in cui la popolazione Gen-Z ** può essere collegata senza soluzione di continuità e in remoto alle attività quotidiane dei propri cari e alle loro cure senza avere collegamenti cablati o sensori operati a batteria.

"Stiamo testando prototipi in un ambiente di cura della demenza, che include il monitoraggio del sonno e dei parametri fisiologici. L'ATI del Surrey fornisce soluzioni tecnologiche nel mondo reale da oltre due decenni",
ha detto il professor Ravi Silva, direttore ad-interim dell'Advanced Technology Institute (ATI), del Pan University Institute for Sustainability e capo del Nanoelectronics Center.


"La tecnologia sanitaria indossabile di Z-Pulse è un fantastico esempio di come supportiamo l'innovazione perché passi dal laboratorio alla vita quotidiana, migliorando gli esiti sanitari e sostenendo la crescita economica. Siamo orgogliosi di supportare imprese entusiasmanti come Z-Pulse che hanno il potenziale per fare una vera differenza nella società e persino salvare vite", è la dichiarazione del dott. Jim Shaikh, direttore operativo di Innovate Surrey LTD, azienda fondata per colmare il divario tra la ricerca che avviene nelle università e le applicazioni del mondo reale.

 

 

(**) Gen-Z: nati circa dal 1997 al 2012, che oggi hanno tra 13 e 28 anni di età. Sono in gran parte i figli della Gen-Z (Millennial), nati dal 1981 al 1996 (oggi da 29 a 44 anni di età).

 


Fonte: University of Surrey (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)