Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come riconoscere l'Alzheimer: progetto della Fondazione Comi di Luino/Varese

L'obiettivo di 'Formal Mente Comi' è insegnare a delle categorie specifiche, in particolare forze dell'ordine, associazioni, commercianti e scuole come individuare i segnali 'sentinella' dell'inizio della demenza, una malattia purtroppo sempre più diffusa.

 

Si chiama “Formal Mente Comi”, il progetto redatto dalla Fondazione Monsignor Comi di Luino legato alle malattie cognitive, in particolare alle varie forme di demenza e all’Alzheimer che mira a fare formazione sul territorio. Innovativo, unico in provincia di Varese e probabilmente tra i pochi in Italia dedicato al come saper riconoscere precocemente le prime avvisaglie della comparsa di una malattia diffusissima e che colpisce quasi il 30% degli anziani.


L’obiettivo è quello di insegnare, in una prima fase del progetto, a delle categorie specifiche, in particolare alle Forze dell’Ordine e Sicurezza (Carabinieri, Polizia locale, Finanza, Polizia, Vigili del Fuoco, associazioni di soccorso sanitario, Protezione Civile), ai commercianti (tramite il coinvolgimento di Ascom e Confartigianato) e alle scuole (principalmente scuole superiori), come riconoscere i segnali “sentinella” di un inizio di demenza.


Il progetto 'Formal Mente Comi' ha infatti l’obiettivo di 'rintracciare' le persone che segnalano sintomi di Alzheimer o l'inizio di demenze cognitive. Lo scopo è quello di contribuire ad individuare fin da subito i segnali di inizio di malattie cognitive, dando gli strumenti, i modi, gli approcci ed i contatti giusti per segnalarlo alle famiglie.


La malattia genera confusione, perdita di memoria e declino di altre funzioni cognitive, per cui i soggetti colpiti ad esempio perdono la capacità di comprendere il pericolo e non sono in grado di riconoscere più i luoghi abitualmente frequentati. Dall’attraversamento azzardato della strada, all’acquisto ripetitivo del pane al supermercato, all’accompagnamento spaesati dei nipoti a scuola. Contesti in cui è possibile che si evidenzino delle prime avvisaglie.


Formare ad esempio la polizia locale, il panettiere, ma anche il giovane nipote a capire queste avvisaglie, può aiutare ad individuare con tempestività il sorgere della malattia e trovare il giusto modo per segnalarlo alla famiglia per gli interventi specialistici del caso.


"La nostra volontà è lavorare al fianco del Piano di Zona e dell’associazione Varese Alzheimer che ha uno sportello d’ascolto territoriale. Bisogna fare rete e Fondazione Mons. Comi, che ha grande esperienza avendo la 'struttura protetta' dedicata alle demenze cognitive e ai malati di Alzheimer, può contribuire a sensibilizzare e formare la Comunità. Abbiamo una funzione sociale e vogliamo impegnarci in questa direzione" commenta Danilo Benecchi, Direttore Generale della Fondazione Mons. Comi.


Il percorso formativo sarà articolato in tre incontri mensili dedicato rispettivamente a Forze dell’Ordine, Commercianti e Scuole, per dodici mesi.


"Gli incontri sono mensili e coinvolgeranno a rotazione tutti i destinatari sopra individuati, adeguatamente suddivisi. Il corso si svilupperà con argomenti centrati sulle conoscenze elementari delle malattie riguardanti le demenze, con una prospettiva di tipo clinico-epidemiologico e di impatto ambientale. Particolare attenzione sarà riservata alle caratteristiche demografiche ed orografiche del territorio luinese. Inoltre, saranno affrontate tematiche relative al rapporto con la famiglia del paziente con demenza, al supporto psicologico dei familiari, alla comunicazione con la persona malata. Verranno date indicazioni su come riconoscere i primi segnali e come trasmettere l’informazione alla famiglia o agli sportelli specialistici presenti sul territorio"
sottolinea Marina Olivieri, Direttrice Sanitaria della Fondazione Mons. Comi.


In particolar modo per l’ambito delle scuole, verranno adottati approcci formativi differenti, dando ai giovani studenti un’infarinatura sulla malattia e come capire se il nonno manifesta dei sintomi al fine di farlo presente in famiglia. I relatori del corso saranno medici, psicologi, terapisti, educatori ed assistenti sociali.


Importante sarà anche la testimonianza del volontariato. Il progetto ha un costo totale di euro 30.000 euro e comprende principalmente il costo degli specialisti coinvolti e l’organizzazione sul territorio dei 36 incontri dedicati. Fondazione Mons. Comi vorrebbe partire da ottobre 2022 e organizzare gli incontri periodici a rotazione nei comuni del nostro distretto sanitario.


Il progetto 'Formal Mente Comi' vuole essere un’iniziativa di prevenzione e formazione su un tema molto importante e che colpisce, in diverse forme, molti anziani. Spesso non si riconoscono i sintomi precocemente, impedendo di intervenire con azioni mirate per rallentare il proseguo della malattia.


"Partiamo da tre categorie specifiche, ma l’obbiettivo è di allargare la formazione sempre di più, per creare una Comunità territoriale consapevole e formata sull’Alzheimer. Per poter realizzare questo progetto nella sua completezza abbiamo partecipato ad un bando della Fondazione Comunitaria del Varesotto dedicato agli interventi sociali, ottenendo un finanziamento di 12.000 euro su massimo 15.000 finanziabili; è un buon risultato, segno che c’è attenzione sul tema, ma tuttavia per raggiungere la copertura totale del costo del progetto dovremo affidarci  soprattutto alla sensibilità delle persone e alle realtà territoriali che ci vogliano sostenere in questa missione di presa coscienza della malattia", ci conferma Pierfrancesco Buchi, tra i referenti del progetto per Fondazione Mons. Comi.


La Fondazione Comunitaria del Varesotto con il Bando dedicato agli interventi sociali ha finanziato 60 progetti in tutta la provincia di Varese. “Formal Mente Comi” è al decimo posto come importanza del finanziamento, pari al 40% del costo totale. Un bel risultato che consolida la condivisione d’intenti sul territorio tra Fondazione Comi e Fondazione Comunitaria del Varesotto. Chi volesse dare un contributo alla realizzazione di questo progetto sull’Alzheimer dedicato al nostro territorio, può prendere contatto con  

 

 

 


Fonte: VareseNOI.it

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)