Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto meccanismo che regola l'espressione di molecole cruciali delle neurodegenerazioni

Cell body treated of BDNFIl trattamento del BDNF (destra) mostra un aumento della sintesi di recettori AMPA (rosso fluorescente) nel corpo della cellula e nei dendriti, in confronto alle cellule non trattate (sinistra).

Le malattie neurologiche del cervello come la demenza, l'autismo e la schizofrenia sono ora un problema sociale in crescita. Ciononostante, gli studi sulla loro causa definitiva sono ancora insufficienti. Un team di ricerca del POSTECH ha identificato da poco il meccanismo con cui insorgono tali malattie neurologiche, risolvendo così l'enigma di trattarle.


Nel caso delle malattie neurologiche del cervello, i problemi sorgono quando certi effetti modificano la plasticità sinaptica e le trasmissioni del segnale del 'fattore neurotrofico derivato dal cervello' (BDNF), che ha un effetto profondo sullo sviluppo e sulla differenziazione dei neuroni. Le informazioni tra le cellule nervose vengono trasferite attraverso le sinapsi, in cui l'attività e la struttura sono cambiate dinamicamente, e regolate in base agli stimoli.


Durante questa fase, il BDNF ha effetti importanti sulla sopravvivenza e sulla plasticità sinaptica delle cellule nervose. Quando funziona male, non solo interferisce con lo scambio agevole di informazioni tra le cellule cerebrali, ma riesce anche a uccidere i neuroni, portando al deterioramento dell'apprendimento e della memoria.


Il prof. Kyong-Tai Kim e il dott. Young-Seop Jeong della divisione bioscienze integrative e biotecnologia del POSTECH hanno identificato il meccanismo con cui il BDNF regola l'espressione locale dei recettori AMPA, che sono importanti per la funzione sinaptica delle cellule nervose. I risultati dello studio sono stati pubblicati nel numero di novembre di Science Advances.


Gli AMPA sono recettori dei canali ionici sui quali agisce l'acido glutammico e sono responsabili dei segnali neurali eccitatori. Si trovano sulle spine dendritiche delle cellule nervose e trasmettono i segnali quando riconoscono l'acido glutammico secreto nelle sinapsi. Per la plasticità sinaptica, è normale che i recettori AMPA sintetizzino localmente e traslochino efficientemente la membrana postsinaptica secondo la forza, la durata e la frequenza della stimolazione neurale.


La presenza del recettore AMPA mRNA nei dendriti era già noto, ma il meccanismo della traslazione di questo mRNA in una proteina del recettore era finora sconosciuto. Il team di ricerca ha scoperto che esiste un'attività del sito interno di ingresso del ribosoma (IRES) nella regione 5' non traslata del recettore AMPA mRNA, e, a differenza del metodo generale, la traslazione delle proteine ​​aumenta quando una proteina hnRNP A2/B1 (una proteina che lega il RNA) si lega a questo sito.


È stato confermato che il recettore AMPA mRNA, creato dalla trascrizione dal nucleo, si sposta sui dendriti e attende lì fino a quando avviene una simulazione per produrre rapidamente proteine ​del recettore in risposta a vari stimoli. In particolare, quando il BDNF stimola le cellule nervose, aumenta la quantità di hnRNP A2/B1, promuovendo così la sintesi delle proteine ​​del recettore AMPA. Queste proteine, sintetizzate localmente nelle sinapsi, eseguono efficientemente la trasduzione del segnale neurale.


"Questo è uno studio che ha rivelato un meccanismo chiave della plasticità sinaptica, per impedire alle cellule nervose del cervello di degenerare o i disturbi dello sviluppo del cervello", ha spiegato il prof. Kyong-Tai Kim che ha guidato lo studio. "In futuro ci aspettiamo di dare indizi importanti per il trattamento delle malattie dello sviluppo o delle degenerazioni cerebrali, come l'autismo e la demenza".

 

 

 


Fonte: Pohang University of Science & Technology (POSTECH) (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Youngseob Jung, Ji-Young Seo, Hye Guk Ryu, Do-Yeon Kim, Kyung-Ha Lee, Kyong-Tai Kim. BDNF-induced local translation of GluA1 is regulated by HNRNP A2/B1. Science Advances, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.