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Molti pazienti con idrocefalo sviluppano anche l'Alzheimer

Fino a un paziente su cinque tra quelli trattati per l'idrocefalo idiopatico normoteso (iNPH, idiopathic normal pressure hydrocephalus) sviluppa anche il morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio eseguito alla University of Eastern Finland e all'ospedale della  Kuopio University.


I ricercatori sono riusciti a predire lo sviluppo del MA attraverso il Disease State Index (DSI), che combina dati specifici del paziente da varie fonti. I risultati sono stati pubblicati nel Journal of Alzheimer's Disease.


Nell'iNPH, la circolazione del liquido cerebrospinale (CSF) è disturbata per un motivo sconosciuto, portando ad una pressione cerebrale leggermente più elevata e alla dilatazione dei ventricoli cerebrali.


I sintomi di NPH includono andatura alterata, memoria a breve termine compromessa e incontinenza urinaria. I pazienti con iNPH hanno spesso dei cambiamenti nel cervello che sono legati al MA.


Lo studio ha seguito i pazienti con iNPH dopo che avevano ricevuto il trattamento per la loro malattia. Sono stati trattati con l'impianto chirurgico di uno shunt cerebrale, che porta l'eccesso di CSF dai ventricoli cerebrali alla cavità addominale mediante uno shunt CSF.


Per lo studio sono stati selezionati pazienti di NPH con shunt che avevano subito una biopsia del tessuto del cervello in relazione al loro intervento chirurgico. L'obiettivo della biopsia è stato rilevare i cambiamenti che sono indicativi del MA.


Durante il periodo di studio, i ricercatori hanno scoperto che quasi 1 paziente su 5 con NPH ha avuto in seguito la diagnosi di MA. Al termine del follow-up, i pazienti con NPH hanno avuto più diagnosi di MA rispetto alla popolazione generale.


I ricercatori sono stati in grado di predire lo sviluppo del MA, con una precisione moderata, usando il DSI specifico per paziente. I dati usati nel DSI includevano il profilo dei sintomi pre-operatori del paziente, i campioni di tessuto cerebrale e le immagini della scansione MRI del cervello.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Antti J. Luikku, Anette Hall, ..., Ville Leinonen. Predicting Development of Alzheimer’s Disease in Patients with Shunted Idiopathic Normal Pressure Hydrocephalus. Journal of Alzheimer's Disease, 2019, DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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