Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Errori di splicing dell'RNA provocati dalla tau sono legati all'Alzheimer

RNA splicing

 

Uno studio collaborativo pubblicato ieri sulla rivista Cell Reports fornisce l'evidenza di una nuova causa molecolare della neurodegenerazione provocata dal morbo di Alzheimer (MA).


Lo studio, condotto da ricercatori del Baylor College of Medicine e del Jan and Dan Duncan Neurological Research Institute al CrypSplice, integra i dati ottenuti da campioni autoptici del cervello umano e da moscerini della frutta per rivelare un legame meccanicistico innovativo tra le alterazioni dello splicing dell'RNA e la neurodegenerazione mediata dalla tau nel MA.


“Le cellule svolgono le loro funzioni producendo specifiche proteine ​​codificate nei loro geni. Per produrre proteine, i geni codificati nel DNA vengono prima trascritti in molecole di RNA, che poi vengono tradotte in proteine”, ha detto l'autore senior dott. Joshua Shulman, professore associato di neurologia, neuroscienze e genetica molecolare ed umana al Baylor e ricercatore del Jan e Dan Duncan Neurological Research Institute.


In questo studio, Shulman e colleghi hanno studiato un meccanismo molecolare chiamato 'splicing dell'RNA' che è coinvolto nella produzione di molecole mature di RNA, necessarie per produrre proteine funzionanti. Hanno esaminato la possibilità che aggregati della proteina tau all'interno dei neuroni (un indicatore chiave del MA), interferiscano con lo splicing dell'RNA.


“Le alterazioni dello splicing dell'RNA sono note per essere coinvolte nello sviluppo di determinate condizioni neurodegenerative, come l'atrofia muscolare spinale e la sclerosi laterale amiotrofica. Tuttavia, fino ad ora, il loro ruolo nel MA non è stato studiato nei minimi dettagli“, ha detto Shulman.


Per effettuare lo splicing dell'RNA, le cellule usano il complesso spliceosomale, un macchinario cellulare multiproteico che coordina la produzione di molecole mature di RNA. Lo splicing dell'RNA è uno dei modi con cui importanti organi generano differenti tipi di cellule, ciascuno dei quali ha funzioni specializzate ed è particolarmente critico per generare la diversità cellulare e la complessità nel cervello umano.


Si ritiene che perturbazioni minori nel montaggio e/o nel funzionamento dello spliceosoma rendano le cellule cerebrali vulnerabili alla degenerazione e alla morte prematura, soprattutto nei soggetti anziani.


Studi recenti su cervelli umani postmortem mostrano che diversi componenti del complesso spliceosomale possono legarsi e co-aggregarsi con i grovigli neurofibrillari tau. Nello studio attuale, i ricercatori hanno iniziato sovra-esprimendo tau tossica nei moscerini della frutta, come modello per verificare se le interazioni spliceosoma-tau possono causare una neurodegenerazione.


“Usando interazioni genetiche e test funzionali, Yi-Chen Hsieh e Caiwei Guo, ricercatori del mio laboratorio, hanno identificato diversi geni spliceosomali che mediano la tossicità tau”, ha detto Shulman.


Poiché molte proteine ​​spliceosomali erano presenti a bassi livelli nei neuroni dei moscerini con sovra-espressione di tau tossica, i ricercatori hanno proposto che gli aggregati di tau interrompono l'assemblaggio corretto dello spliceosoma, oppure segregano dei componenti chiave nel citoplasma, lontano dal sito di azione nel nucleo.


Questo modello ha avuto ulteriore supporto da esperimenti in cui i moscerini esprimenti tau tossica hanno rivelato interruzioni globali nello splicing dell'RNA con il risultato di avere migliaia di RNA errate.


Analizzare gli errori di splicing specifici che si verificano a bassa frequenza in grandi serie di dati è un compito impegnativo che richiede molto tempo. Per condurre questa analisi, e automatizzare il processo, Shulman e i suoi colleghi hanno collaborato con scienziati computazionali del laboratorio del dott. Zhandong Liu, professore associato di pediatria-neurologia del Baylor e anch'egli ricercatore del Jan and Dan Duncan Neurological Research Institute.


“Identificare e classificare gli errori di splicing specifici si è rivelato un compito abbastanza difficile. Gli strumenti di calcolo attuali, che analizzano set di dati di sequenziamento dell'RNA, di solito filtrano qualsiasi modifica che non corrisponde ai normali schemi di splicing dell'RNA. Abbiamo dovuto esaminare in modo specifico questo ‘materiale spazzatura’ per identificare i modelli di errori specifici di splicing“, ha detto Liu.


Per questo studio, il dottor Hari Krishna Yalamanchili, post-dottorato del laboratorio di Liu, ha modificato il CrypSplice, uno strumento innovativo di calcolo che aveva sviluppato in precedenza, per effettuare l'analisi approfondita degli errori di splicing, scoprendo un legame tra grovigli tau e un aumento in un particolare tipo di errori di splicing.


“Questo è il primo studio a dimostrare il ruolo degli aggregati tau nella rottura della localizzazione cellulare e della funzione dei componenti complessi spliceosomali, che si traduce in errori globali di splicing e causao la perdita progressiva di neuroni”, ha detto Shulman. “I nostri risultati aprono una possibilità nuova ed entusiasmante di usare lo splicing dell'RNA come bersaglio molecolare potenziale per il MA e per altre malattie neurodegenerative mediate dalla tau”.

 

 

 


Fonte: Graciela Gutierrez in Baylor College of Medicine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yi-Chen Hsieh, Caiwei Guo, Hari K. Yalamanchili, Measho Abreha, Rami Al-Ouran, Yarong Li, Eric B. Dammer, James J. Lah, Allan I. Levey, David A. Bennett, Philip L. De Jager, Nicholas T. Seyfried, Zhandong Liu, Joshua M. Shulman. Tau-Mediated Disruption of the Spliceosome Triggers Cryptic RNA Splicing and Neurodegeneration in Alzheimer’s Disease. Cell Reports, 8 Oct 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)