Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Livelli bassi o alti di emoglobina collegati ad aumento del rischio di demenza

Livelli sia bassi che alti di emoglobina nel sangue possono essere collegati ad un aumento del rischio di sviluppare la demenza anni dopo, secondo uno studio pubblicato online ieri, 31 luglio 2019, su Neurology®. L'emoglobina è la proteina presente nei globuli rossi responsabile del trasporto di ossigeno. L'emoglobina molto bassa è definita anemia.


"Con circa il 10% degli over-65 che soffre di anemia nelle Americhe e in Europa e fino al 45% nei paesi dell'Africa e del sud-est asiatico, questi risultati potrebbero avere importanti implicazioni per l'onere della demenza, soprattutto perché si prevede che la prevalenza della demenza aumenterà di tre volte nei prossimi decenni, e i maggiori aumenti sono previsti nei paesi con il tasso di anemia più alto", ha affermato l'autore dello studio M. Arfan Ikram PhD, dell'Erasmus Medical Center di Rotterdam, Paesi Bassi.


Lo studio ha coinvolto 12.305 persone con un'età media di 65 anni che non presentavano demenza. I livelli di emoglobina dei partecipanti sono stati misurati all'inizio dello studio. Nel complesso, 745 (6%) partecipanti presentavano anemia. I partecipanti sono stati seguiti in media per 12 anni e durante quel periodo, 1.520 persone hanno sviluppato demenza; di questi, 1.194 avevano il morbo di Alzheimer (MA).


I ricercatori hanno scoperto che le persone con anemia avevano il 41% in più di probabilità di sviluppare il MA e il 34% in più di probabilità di sviluppare qualsiasi tipo di demenza rispetto a coloro che non avevano l'anemia. Delle 745 persone con anemia, 128 hanno sviluppato demenza, rispetto a 1.392 delle 11.560 persone che non l'avevano. Anche le persone con livelli alti di emoglobina avevano maggiori probabilità di sviluppare demenza. Livelli elevati possono anche essere il segno di un problema di salute.


I partecipanti allo studio sono stati divisi in 5 gruppi in base ai livelli di emoglobina. Rispetto al gruppo medio, il gruppo con i livelli più alti aveva il 20% in più di probabilità di sviluppare demenza. Quelli del gruppo più basso avevano il 29% in più di probabilità di sviluppare demenza rispetto a quelli del gruppo medio. I risultati sono rimasti gli stessi dopo che i ricercatori li hanno corretti per altri fattori che potrebbero influenzare il rischio di demenza, come fumo, ipertensione, colesterolo alto e consumo di alcol.


Ikram ha osservato che lo studio non dimostra che i livelli bassi o alti di emoglobina sono un fattore che causa la demenza; c'è solo un'associazione: "Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i livelli di emoglobina hanno un ruolo diretto in questo aumento del rischio o se queste associazioni possono essere spiegate da problemi sottostanti o altri cambiamenti vascolari o metabolici".


Una limitazione dello studio era che i partecipanti erano principalmente di origine europea, quindi i risultati potrebbero non essere applicabili a tutte le popolazioni. Ad esempio, Ikram ha osservato che una mutazione genetica comune tra le persone di origine africana rende le persone più prone ad avere anemia e che la prevalenza di malaria e anemia falciforme, che può contribuire all'anemia, varia in tutto il mondo.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Frank J. Wolters, Hazel I. Zonneveld, Silvan Licher, Lotte G.M. Cremers, on behalf of the Heart Brain Connection Collaborative Research Group, M. Kamran Ikram, Peter J. Koudstaal, Meike W. Vernooij, M. Arfan Ikram. Hemoglobin and anemia in relation to dementia risk and accompanying changes on brain MRI. Neurology, 31 July 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

 

Notizie da non perdere

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)