Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto 'interruttore elettrico' cruciale nel cervello: possibili scoperte sull'Alzheimer?

ampa receptorIl recettore più comune del glutammato nella regione dell'ippocampo del cervello è stato rivelato con metodi cryo-EM a singola particella. (Fonte: OHSU)

Degli scienziati hanno svelato la struttura di un recettore critico nel cervello associato alla memoria, all'apprendimento, al comportamento e all'umore.


La nuova ricerca, pubblicata oggi sulla rivista Science, è la prima a rivelare la struttura dei recettori AMPA nel loro stato naturale. Questa scoperta potrebbe portare a nuove conoscenze sul meccanismo alla base di una vasta gamma di disturbi e malattie del sistema nervoso.


L'autore senior Eric Gouaux PhD, scienziato senior e docente di neuroscienze della Oregon Health & Science University (OHSU), ha detto:

"Questi sono interruttori elettrici fondamentali del cervello. Se questi interruttori non funzionano correttamente, il cervello non funziona. Possono insorgere convulsioni, perdita di memoria e condizioni neurodegenerative come il morbo di Alzheimer".


I ricercatori della OHSU di Portland in Oregon e del Pacific Northwest National Laboratory, hanno usato la microscopia crioelettronica (crio-EM, cryo-electron microscopy) e la spettrometria di massa mirata per rivelare l'architettura e la disposizione delle subunità dei recettori AMPA nei roditori.


I recettori AMPA sono attivati ​​dal neurotrasmettitore glutammato, formando i canali ionici permeabili che trasportano segnali tra le cellule in tutto il sistema nervoso.


Esplorando la composizione della struttura funzionante nei roditori, gli scienziati possono isolare le stesse strutture in campioni post-mortem di cervelli umani e fare paragoni. Potrebbero quindi essere in grado di determinare le differenze tra la struttura e l'organizzazione dei recettori AMPA sani e quelli nelle persone con malattie neurodegenerative.


In effetti, Gouaux ha detto che i ricercatori dell'OSHA intendono fare esattamente questo:

"È super emozionante. Non c'è alcuna garanzia, ma quello che vogliamo fare è capire come questi recettori sono diversi nelle malattie umane devastanti per le quali attualmente ci sono pochi trattamenti, se non nessuno. Se saremo in grado di ottenere nuove conoscenze sul meccanismo della malattia, potremmo delineare nuovi approcci per le terapie".


La nuova scoperta arriva attraverso una tecnica che sta rivoluzionando il campo della biologia strutturale. La capacità di usare la crio-EM migliora enormemente la capacità degli scienziati di distinguere i singoli recettori nel loro stato naturale o nativo.


In precedenza Gouaux si affidava alla cristallografia a raggi X per visualizzare strutture importanti nel sistema nervoso centrale, però tale tecnica richiede agli scienziati di impilare grandi quantità di molecole identiche in modo che possano essere cristallizzate per formare un'immagine artificiale della loro struttura nativa.


La Cryo-EM consente agli scienziati di vedere le molecole in dettaglio quasi atomico:

"È una tecnica delicata in cui è necessario solo un piccolo numero di molecole", ha detto Gouaux. "Ora possiamo esaminare il vero recettore come esiste nel suo stato naturale".

 

 

 


Fonte: Erik Robinson in OHSU (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yan Zhao, Shanshuang Chen, Adam C. Swensen, Wei-Jun Qian, Eric Gouaux. Architecture and subunit arrangement of native AMPA receptors elucidated by cryo-EM. Science, 11 Apr 2019, DOI: 10.1126/science.aaw8250

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.