Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Meditazione e musica possono migliorare la memoria di chi è a rischio di Alzheimer

Settembre è il mese mondiale dell'Alzheimer e il 'declino cognitivo soggettivo' (DCS) può essere un segnale di avvertimento per la malattia. I sintomi possono includere perdere il filo del pensiero, dimenticare il contenuto di un film subito dopo i titoli di coda e sentirsi sopraffatti quando si fanno piani o si coordinano eventi.


Kim Innes, prof.ssa di epidemiologia della West Virginia University e il suo team, stanno studiando i potenziali benefici di una semplice meditazione o pratica di ascolto musicale per migliorare la memoria e il funzionamento cognitivo, nonché l'umore, il sonno e la qualità della vita in adulti con declino cognitivo soggettivo.


I pazienti con questa condizione hanno anche cambiamenti cerebrali associati allo sviluppo di Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative. Tuttavia non ci sono terapie approvate per il declino cognitivo soggettivo, né trattamenti efficaci per ritardare, arrestare o invertire il MA e le relative demenze.


Lo studio della Innes era uno studio controllato su 60 anziani con declino cognitivo soggettivo. I ricercatori hanno assegnato a caso i partecipanti a una pratica di meditazione con canto salmodiante per principianti chiamata "Kirtan Kriya" o a un programma di ascolto musicale.


Seguendo le istruzioni nei rispettivi programmi, ai partecipanti è stato chiesto di esercitarsi 12 minuti al giorno, seduti comodamente con gli occhi chiusi, per le prime 12 settimane, poi tutte le volte che desideravano per i successivi tre mesi. Per aiutare a guidare la loro pratica, quelli del gruppo di meditazione hanno ricevuto una brochure didattica e un CD di meditazione a sei tracce progettato specificamente per lo studio.


Allo stesso modo, i partecipanti al gruppo di ascolto musicale hanno ricevuto un opuscolo del programma e un CD di selezioni strumentali rilassanti di 12 minuti da parte di sei compositori classici. L'88% dei partecipanti ha completato lo studio di sei mesi.


I ricercatori hanno valutato la memoria dei partecipanti e le prestazioni cognitive, nonché l'umore, lo stress, il sonno e la qualità della vita in tre momenti: quando è iniziato lo studio, dopo il completamento del periodo di intervento di 12 settimane e sei mesi più tardi. A tre mesi, i partecipanti in entrambi i gruppi hanno mostrato un miglioramento significativo in tutte le misure di memoria e prestazioni cognitive. Questi guadagni restavano, o in alcuni casi persino aumentavano, sei mesi dopo.


Ad esempio, all'inizio dello studio, i punteggi medi dei partecipanti sul questionario di funzionamento della memoria erano simili a quelli degli adulti con diagnosi di lieve deficit cognitivo. Sei mesi più tardi, i loro punteggi erano notevolmente migliorati, con medie paragonabili a quelle di campioni di comunità di anziani cognitivamente intatti.


Inoltre, dei 25 partecipanti che avevano indicato un rischio elevato di demenza all'inizio dello studio, solo sette sono rimasti nel range a rischio sei mesi dopo. I partecipanti in entrambi i gruppi hanno anche mostrato miglioramenti marcati di umore, sonno, stress, benessere e qualità della vita, sebbene i guadagni fossero più alti nel gruppo di meditazione.


"Anche se questo è solo uno studio, questi risultati suggeriscono che queste semplici pratiche corpo-mente possono essere d'aiuto in coloro che sono preoccupati della loro memoria", ha detto la Innes. "Considerati i potenziali benefici, insieme al fatto che queste pratiche sono sicure, a basso costo e relativamente facili da apprendere ed eseguire, la meditazione e la musica possono interessare tutti gli adulti interessati a mantenere o migliorare la memoria, la salute e il benessere, compresi quelli a rischio di Alzheimer e delle condizioni relative".

 

 

 


Fonte: West Virginia University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kim E. Innes, Terry Kit Selfe, Dharma Singh Khalsa, Sahiti Kandati. Meditation and Music Improve Memory and Cognitive Function in Adults with Subjective Cognitive Decline: A Pilot Randomized Controlled Trial. Journal of Alzheimer's Disease, 2017; 1 DOI: 10.3233/JAD-160867

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)