Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'integrità dei sensi contribuisce a mantenere la cognizione nell'invecchiamento

Un team internazionale di scienziati ha sviluppato un nuovo modo di individuare a casa il declino cognitivo legato all'età, usando un test che chiede alle persone di rilevare suoni e flash sul proprio computer o telefono.


Sviluppato da ricercatori di Svizzera e Regno Unito, lo studio dimostra che questo test semplice ed economico può aiutare a migliorare la diagnosi precoce del Lieve Decadimento Cognitivo (MCI-Mild Cognitive Impairment) e permettere interventi ​​più precoci. Ciò è particolarmente rilevante dato che l'MCI può diventare Alzheimer nel 30-50% delle persone.


La ricerca, che comprendeva la dott.ssa Trudi Edginton della City University of London e la dott.ssa Alison Eardley dell'Università di Westminster, getta una nuova luce sul modo in cui il cervello degli anziani elabora le informazioni provenienti dai diversi sensi, ed è pubblicata su Nature Scientific Reports.


Al momento per l'MCI non esistono esami diagnostici del sangue come quelli per il diabete, ma, al contrario, la diagnosi comporta lunghe valutazioni neuropsicologiche, con test di controllo cognitivo e memoria, insieme a domande sulle attività quotidiane e sull'umore. Questi test costosi richiedono addestramento, molto tempo al paziente e al clinico e possono essere influenzati da fattori come il QI individuale, lo stato socio-economico e persino dagli stessi professionisti che eseguono i test. Di conseguenza, con la popolazione globale che sta invecchiando e circa 50 milioni di persone che vivono con una demenza in tutto il mondo, c'è un'urgente necessità di tale test.


Nello studio, ai 123 partecipanti è stato semplicemente chiesto di premere un pulsante ogni volta che vedevano un lampo di luce o sentivano un suono. A volte i flash o i suoni venivano presentati da soli, altre volte apparivano simultaneamente. I partecipanti includevano 51 giovani adulti sani, 49 anziani sani e 23 anziani con MCI.


I ricercatori, guidati dalla prof.ssa Micah Murray dell'Università di Losanna, in Svizzera, hanno quindi estratto due valori relativi alle prestazioni di ciascuna persona: 1) la velocità nel rilevare flash o suoni e 2) il vantaggio tratto dal flash o dal suono per individuare un evento sonoro-visivo. Il dott. Paul Matusz dell'Università di Losanna ha spiegato che, usando solo queste due misure, il team ha potuto dire con precisione se una persona aveva la diagnosi di MCI ottenuta con test clinici standard.


Murray, professore di radiologia e neuroscienze cliniche al Centro Ospedaliero universitario e all'Università di Losanna, ha dichiarato:

"Siamo particolarmente entusiasti di questo lavoro perché mostra come test molto semplici possano aiutare la pratica clinica raggiungendo una popolazione più ampia, ad un costo inferiore. Siamo felici che le nostre scoperte chiariscano il legame tra la visione e l'udito e il loro ruolo nel supportare la (dis-)funzione della memoria; diventa sempre più chiaro che il modo in cui le nostre abilità cognitive sono preservate, man mano che invecchiamo, dipende da quanto intatti sono i nostri sensi. Questo amplia notevolmente le nostre analoghe scoperte esistenti nei bambini in età scolare".


La dottoressa Alison Eardley, psicologa dell'Università di Westminster (Londra), ha spiegato il motivo dello studio:

"Gli attuali strumenti usati per valutare l'invecchiamento anormale non sono affatto supportati all'unanimità, né sufficienti da soli. Attualmente non esiste un singolo strumento di valutazione che fornisca una diagnosi inequivocabile. La scelta dello strumento diagnostico primario continua a essere argomento di acceso dibattito".


La dott.ssa Trudi Edginton, neuroscienziata cognitiva e psicologa clinica alla City University of London, ha dichiarato:

"I nostri risultati aprono l'eccitante possibilità che un semplice compito percettivo possa essere un valido strumento di screening e valutazione complementare per l'MCI. Tuttavia, il test che abbiamo introdotto non dovrebbe ancora essere considerato un sostituto o una sostituzione dei test usati attualmente nella pratica clinica.

Il team sta ora progettando nuovi modi per convalidare questo nuovo strumento di screening ed esplorare il ruolo dei sistemi neurotrasmettitori nelle funzioni sensoriali e cognitive, nei casi di cambiamenti patologici e correlati all'età, per informare la diagnosi precoce e le potenziali opzioni di trattamento".

 

 

 


Fonte: George Wigmore in City University of London (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Micah M. Murray, Alison F. Eardley, Trudi Edginton, Rebecca Oyekan, Emily Smyth & Pawel J. Matusz. Sensory dominance and multisensory integration as screening tools in aging. Scientific Reports, volume 8, Article number: 8901, Published: 11 June 2018, DOI: 10.1038/s41598-018-27288-2

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.