Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un vantaggio verbale fonemico nel MCI può predire il rischio di Alzheimer

La misurazione della fluenza verbale e quella della fluenza semantica e fonemica individuale si dimostrano potenzialmente in grado di differenziare i pazienti con lieve decadimento cognitivo (MCI) la cui compromissione progredirà verso il morbo di Alzheimer (MA) da quelli la cui compromissione si fermerà in questa fase, secondo i risultati di uno studio pubblicato nel Journal of American Geriatric Society.


Roisin M. Vaughan MB, del Mercer's Institute for Research on Ageing al St. James's Hospital di Dublino (Irlanda), e i colleghi, hanno identificato i casi di nuovi pazienti inviati a una clinica della memoria e dei controlli partecipanti al The Irish Longitudinal Study on Aging.


Lo studio includeva 308 individui con MCI al basale e 302 individui di controllo abbinati per età, sesso e livello di istruzione. Dei 610 partecipanti totali, 161 sono stati seguiti per 2 anni o hanno avuto una progressione della malattia verso il MA durante il periodo di studio.


Gli investigatori hanno calcolato i punteggi di discrepanza verbale (fluenza semantica-fonemica) al basale per ciascun partecipante. Ogni persona con MCI al basale è stata seguita con ripetuti test neuropsicologici ed è stata registrata la relativa diagnosi di consenso multidisciplinare.


I test di fluenza verbale semantica misurano il recupero di parole in una categoria specifica (es. fiori), mentre i test di fluenza fonemica misurano il recupero di parole che iniziano con una lettera specifica dell'alfabeto. Nell'invecchiamento normale, le prestazioni sono generalmente migliori per la memoria semantica che per quella fonemica. Le lesioni del lobo temporale, come quelle riscontrate nel MA, determinano una maggiore compromissione della fluenza semantica rispetto alla fonemica.


Il punteggio medio di discrepanza per coloro la cui malattia è progredita fino al MA (2.7) è stato significativamente inferiore rispetto a quelli che hanno mantenuto una diagnosi MCI (4.8) e ai controlli normali (7.7) (P <.001). La regressione logistica ha rivelato che per ogni unità di diminuzione del punteggio di discrepanza al basale, le probabilità di progressione verso il MA erano maggiori del 9% (P = .02).


Gli autori sostengono che questi risultati suggeriscono che gli individui con un vantaggio fonemico hanno maggiori probabilità di progredire verso il MA rispetto a quelli con un vantaggio semantico al basale. Hanno inoltre aggiunto che l'uso di un limite di 0 per il punteggio di discrepanza (coloro che hanno un vantaggio fonemico) dà una specificità del 94% nel predire chi progredirà verso il MA, ma solo una sensibilità del 28%, e quindi un alto tasso di falsi negativi.


Gli autori hanno concluso che quelli con un vantaggio fonemico al basale dovrebbero essere seguiti più da vicino, con un indice più elevato di sospetto per la progressione verso l'Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Mercer's Institute for Research on Ageing via Psychiatry Advisor (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Roisin M. Vaughan, Robert F. Coen, RoseAnne Kenny, Brian A. Lawlor. Semantic and phonemic verbal fluency discrepancy in mild cognitive impairment: potential predictor of progression to Alzheimer's disease. J Am Geriatr Soc., published 23 March 2018, doi: 10.1111/jgs.15294

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)