Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo farmaco può aiutare chi ha la demenza da corpi di Lewy

Un nuovo aiuto potrebbe essere in arrivo per le persone affette da demenza da corpi di Lewy, che è il secondo tipo di demenza neurodegenerativa per diffusione dopo l'Alzheimer. La malattia può causare problemi di movimento e allucinazioni, oltre a problemi di pensiero e di memoria. Ma il farmaco usato per trattare i problemi di movimento può anche esacerbare le allucinazioni, le illusioni e altri problemi psichiatrici.


In un nuovo studio pubblicato online il 24 gennaio 2018 su Neurology®, i ricercatori potrebbero aver trovato aiuto da un vecchio farmaco. Hanno scoperto che un farmaco usato per trattare le convulsioni può trattare efficacemente i sintomi del movimento delle persone con demenza da corpi di Lewy, senza causare ulteriori sintomi psichiatrici, quando è combinato con il farmaco levodopa del Parkinson.


La demenza da corpi di Lewy può includere problemi di movimento come rigidità, tremore e far strascicare i piedi. Poiché ha molti sintomi in comune con Alzheimer e Parkinson, può essere difficile da diagnosticare e curare. Un farmaco usato di solito per trattare i sintomi del movimento nel Parkinson, il levodopa, può peggiorare i sintomi psichiatrici di chi ha la demenza da corpi di Lewy, specialmente quando viene somministrato a dosi più alte, a seguito del calo dei suoi effetti.


"Abbiamo scoperto che l'aggiunta di zonisamide alla dose attuale di levodopa era sicura e migliorava i sintomi del movimento in chi ha demenza da corpi di Lewy, senza amplificare allucinazioni, illusioni o agitazione", ha detto l'autore dello studio Miho Murata MD/PhD, del Centro Nazionale di Neurologia e Psichiatria di Tokyo in Giappone.


Per lo studio, i ricercatori hanno seguito 158 persone con diagnosi di demenza precoce da corpi di Lewy, che vivevano con la malattia in media da un anno e mezzo. Ai partecipanti è stato somministrato un placebo, oppure 25 mg di zonisamide al giorno oppure 50 milligrammi di zonisamide al giorno. Questo era in aggiunta agli altri farmaci già presi per la malattia.


Ai partecipanti sono stati misurati i sintomi del movimento così come le capacità di pensiero, comportamento e i sintomi psicologici. All'inizio dello studio, i partecipanti avevano un punteggio medio di 32 sul test del movimento, su una scala da zero a 108.


I ricercatori hanno scoperto che dopo 12 settimane, quelli che assumevano 50 mg al giorno di zonisamide insieme al levodopa avevano migliorato più di 4 punti sulla scala del movimento rispetto a quelli che avevano assunto un placebo. I ricercatori non hanno riscontrato alcun peggioramento dei sintomi psicologici.


"C'è bisogno urgente di nuove terapie per la demenza da corpi di Lewy", ha detto Linda A. Hershey MD/PhD, dell'Università di Oklahoma e Fellow dell'American Academy of Neurology, e autrice di un editoriale su questo studio. "La riuscita di questo esperimento è un risultato importante che fornisce l'evidenza che ulteriori studi sono giustificati".


Una limitazione dello studio era il piccolo numero di partecipanti. Sono necessari ulteriori studi per studiare l'efficacia della zonisamide in popolazioni più numerose. Lo studio è stato supportato dalla Sumitomo Dainippon Pharma Co. Ltd, il produttore del zonisamide.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Miho Murata, Toshinari Odawara, Kazuko Hasegawa, Sayaka Iiyama, Masatoshi Nakamura, Masaaki Tagawa and Kenji Kosaka. Adjunct zonisamide to levodopa for DLB parkinsonism. A randomized, double-blind phase 2 study. Neurology, First published 24Jan2018, DOI: 10.1212/WNL.0000000000005010

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.