Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificato nuovo giocatore nella patogenesi di Alzheimer

Identificato nuovo giocatore nella patogenesi di AlzheimerFoto: SBPDiscovery

Gli scienziati del Sanford Burnham Prebys Medical Discovery Institute (SBP) hanno dimostrato che una proteina chiamata membralin è fondamentale per tenere sotto controllo la patologia del Morbo di Alzheimer (MA). Lo studio, pubblicato in Nature Communications, mostra che la membralin regola il macchinario della cellula per la produzione di amiloide-beta (Aβ), la proteina che causa la morte dei neuroni nell'MA.


"I nostri risultati suggeriscono un nuovo percorso per trattamenti futuri dell'MA", afferma Huaxi Xu PhD, docente del Neuroscience and Aging Research Center dell'SBP. "Se potessimo trovare molecole che modulano la membralin, o individuare il suo ruolo nel macchinario di smaltimento delle proteine ​​cellulari, chiamato sistema di 'degradazione associato al reticolo endoplasmatico' (ERAD), questo potrebbe mettere dei freni alla neurodegenerazione".


L'ERAD è il meccanismo che consente alle cellule di sbarazzarsi delle proteine ​​che si sono ripiegate in modo errato nel reticolo endoplasmatico (ER). Controlla anche i livelli di alcune proteine ​​mature e funzionali. Il team di Xu ha scoperto che una delle proteine completamente formate e ​​funzionali, che l'ERAD regola, è un componente di un enzima chiamato 'gamma secretasi' che genera l'Aβ.


Questa scoperta aiuta a riempire il quadro dell'MA, un disturbo incredibilmente complicato influenzato da molti fattori genetici e ambientali. Nessuna terapia ha ancora dimostrato di rallentare la progressione della malattia, che colpisce circa 47 milioni di persone in tutto il mondo. Fino a quando non saranno sviluppati tali farmaci, i pazienti affrontano un costante, o talvolta, rapido calo della memoria e del ragionamento.


La perdita di memoria nell'MA risulta dagli effetti tossici dell'Aβ, che causa la rottura delle connessioni tra i neuroni. L'Aβ si crea quando la gamma secretasi taglia la proteina precursore dell'amiloide (APP) in pezzi più piccoli. Anche se l'Aβ è prodotta in tutti i cervelli umani quando invecchiano, le differenze nella velocità a cui viene prodotta ed eliminata dal cervello e nel modo in cui influisce sui neuroni, implicano che non tutti sviluppano la demenza.


"Ci siamo interessati alla membralin a causa della sua associazione genetica con l'Alzheimer, e in questo studio abbiamo stabilito la connessione tra membralin e MA sulla base dei risultati del laboratorio di un ex collega dell'SBP, il professor Dongxian Zhang", spiega Xu. "Quella indagine ha dimostrato che l'eliminazione del gene per la membralin porta alla rapida degenerazione dei neuroni motori, ma la sua funzione cellulare non era chiara".


Attraverso la proteomica, l'analisi microscopica e i saggi funzionali, il gruppo ha fornito una dimostrazione definitiva che la membralin fa parte del sistema ERAD. Più tardi, essi hanno scoperto che l'ERAD dipendente dalla membralin rompe una proteina che fa parte del complesso enzimatico gamma secretasi e che, ridurre la quantità di membralin in un topo modello di MA esaspera la neurodegenerazione e i problemi di memoria.


"I nostri risultati spiegano perché le mutazioni che riducono l'espressione della membralin aumenterebbero il rischio di MA", commenta Xu. "Ciò porterebbe ad un accumulo di gamma-secretasi perché il suo degrado è disabilitato e il complesso gamma-secretasi genererebbe più Aβ. Queste mutazioni sono rare, ma ci possono essere altri fattori che inducono i neuroni a produrre meno membralin".


Xu e i suoi colleghi hanno inoltre osservato livelli medi inferiori di membralin nel cervello dei pazienti con MA, rispetto ai soggetti sani, dimostrando la pertinenza dei loro risultati negli esseri umani.


"Studi precedenti avevano suggerito che l'ERAD contribuisce a molte malattie, in cui le cellule diventano sopraffatte da un accumulo irregolare di proteine, compreso l'MA", dice Xu. "Questo studio fornisce prove conclusive e meccaniche che l'ERAD ha un ruolo importante nel tenere sotto controllo la patologia dell'MA. Ora intendiamo ricercare composti che aumentano la produzione di membralin o del tasso di ERAD, per verificare se migliorano la patologia e il declino cognitivo nei modelli di MA. Ciò darebbe ulteriormente conferma alla validità di questo meccanismo come obiettivo di farmaci".

 

 

 


Fonte: Sanford-Burnham Prebys Medical Discovery Institute via ScienceDaily (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Bing Zhu, LuLin Jiang, Timothy Huang, Yingjun Zhao, Tongfei Liu, Yongwang Zhong, Xiaoguang Li, Alexandre Campos, Kenneth Pomeroy, Eliezer Masliah, Dongxian Zhang, Huaxi Xu. ER-associated degradation regulates Alzheimer’s amyloid pathology and memory function by modulating γ-secretase activity. Nature Communications, 2017; 8 (1) DOI: 10.1038/s41467-017-01799-4

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.