Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Altro farmaco sperimentale riesce a ridurre l'Alzheimer ... dei topi



Uno studio pubblicato sulla rivista Alzheimer's & Dementia ha cercato di capire se il composto AC253 può inibire una proteina "canaglia" chiamata amiloide.


La proteina si trova in gran numero nel cervello dei malati di Alzheimer e si sospetta che sia un protagonista dello sviluppo della malattia.


"Per come la vedo io, è difficile ignorare il giocatore più importante in campo, che è la proteina amiloide. Qualunque trattamento si riuscirà a sviluppare dovrà affrontare quel giocatore", dice Jack Jhamandas, professore di Neurologia della Facoltà di Medicina e Odontoiatria all'Università di Alberta e autore senior dello studio. "Nel nostro lavoro precedente avevamo dimostrato che ci sono alcuni composti farmacologici in grado di proteggere le cellule nervose dalla tossicità amiloide. Uno di questi è un composto che chiamiamo AC253. Sembra la sigla di un volo Air Canada. Spero che questo sia puntuale e che ci porti a destinazione!".


Il team, composto dai borsisti post-dottorato e associati di ricerca Rania Soudy, Aarti Patel e Wen Fu, ha testato l'AC253 su topi allevati da David Westaway (collaboratore della University of Alberta) per sviluppare l'Alzheimer. I topi sono stati trattati con una infusione continua di AC253 per cinque mesi, partendo dai tre mesi di età, prima dello sviluppo della malattia.


"A 8 mesi, quando questi topi di solito hanno molta amiloide nel cervello e tante difficoltà nelle attività di memoria e di apprendimento, abbiamo visto un reale miglioramento della memoria e dell'apprendimento"
, dice Jhamandas, che fa parte anche dell'Istituto di Neuroscienze e Salute Mentale della UofA.


Nell'ambito dello studio, il team di ricercatori locali e internazionali ha anche sviluppato e testato un metodo più efficace per portare il composto nel cervello. Dopo aver dato un'iniezione tre volte alla settimana per 10 settimane di una struttura leggermente modificata dell'AC253, hanno trovato ancora un miglioramento nella memoria e nell'apprendimento. Inoltre, i ricercatori hanno notato una minore quantità di amiloide nel cervello dei topi trattati con il composto e un'infiammazione ridotta nel cervello.


Il team sta ora pianificando ulteriori studi per esaminare il dosaggio ottimale e i metodi per migliorare ulteriormente il composto e aumentare la sua efficacia nel cervello. E' necessario molto altro lavoro prima che la ricerca possa passare alla sperimentazione umana.


Nonostante il lungo cammino ancora da fare, Jhamandas ritiene che i risultati offrono la speranza e una nuova strada per sbloccare l'enigma dell'Alzheimer:

"L'Alzheimer è una malattia complessa. Non credo assolutamente che la soluzione possa essere semplice, ma forse sarà una combinazione di soluzioni.

"Non possiamo costruire case di cura e strutture di assistenza così velocemente da seguire l'invecchiamento della popolazione. E questo tsunami, lo tsunami d'argento, è in arrivo se non già qui.

"A livello umano, se fosse possibile mantenere qualcuno a casa, invece che istituzionalizzato, anche per un anno, che cosa significa per lui? E' tutto il mondo per lui e la sua famiglia".

 

 

 


Fonte: University of Alberta via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rania Soudy, Aarti Patel, Wen Fu, Kamaljit Kaur, David MacTavish, David Westaway, Rachel Davey, Jeffrey Zajac, Jack Jhamandas. Cyclic AC253, a novel amylin receptor antagonist, improves cognitive deficits in a mouse model of Alzheimer's disease. Alzheimer's & Dementia, January 2017, Volume 3, Issue 1, Pages 44–56. DOI: 10.1016/j.trci.2016.11.005

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.