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Anche dal Giappone c'è l'annuncio di una soluzione per l'AD ... dei topi

L'acetilcolina è un neurotrasmettitore del cervello che ha un ruolo importante nel controllo dell'attenzione e nella cognizione. La disfunzione del sistema dell'acetilcolina è considerata una delle cause dell'Alzheimer (AD) e della demenza vascolare.


Ora un gruppo di ricerca giapponese guidato dal Professor Kohji Fukunaga della Tohoku University ha sviluppato un nuovo farmaco che potrebbe curare l'Alzheimer: il Sak3.


Nel loro studio, i ricercatori hanno scoperto che il Sak3 (potenziatore del canale del calcio tipo-T) stimola il rilascio di acetilcolina nel cervello e migliora la cognizione attivando la molecola di memoria CaMKII.


Secondo il professor Fukunaga, il Sak3 riduce anche la produzione di proteina amiloide-beta nei topi modello dello studio. Questo, dice, potrebbe portare allo sviluppo del primo farmaco modificante la malattia per prevenire l'Alzheimer da lieve a grave.


Il Sak3 è ora nello stadio preclinico dello sviluppo di farmaci, e finora ha dimostrato di essere sicuro e ben tollerato negli esperimenti su animali. Gli studi clinici dovrebbero iniziare nei prossimi anni.

 

 

 


Fonte: Tohoku University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yasushi Yabuki, Kazuya Matsuo, Hisanao Izumi, Hidaka Haga, Takashi Yoshida, Minoru Wakamori, Akira Kakehi, Kenji Sakimura, Takaichi Fukuda, Kohji Fukunaga. Pharmacological properties of SAK3, a novel T-type voltage-gated Ca2 channel enhancer. Neuropharmacology, 2017; DOI: 10.1016/j.neuropharm.2017.01.011

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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