Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Topo modello di Alzheimer indica un possibile trattamento per la malattia



Topo modelo di AD indica nuovo possible trattamento per la malattiaDomenico Praticò MD, della Temple University di Filadelfia

Un nuovo studio apparso in Biological Psychiatry riferisce che il trattamento con un inibitore del 12/15-lipossigenasi, un enzima elevato nei pazienti con Alzheimer (AD), inverte il declino cognitivo e la neuropatologia in un topo modello di AD.


Gli effetti sono stati osservati dopo che il fenotipo simile all'AD si era già instaurato nei topi, fatto promettente per il suo potenziale uso terapeutico, perché la neuropatologia tende a svilupparsi molti anni prima della comparsa dei sintomi nei pazienti di AD.


Lo studio, dell'autore senior Domenico Praticὸ e dei colleghi della Temple University di Filadelfia in Pennsylvania, offre qualche speranza di un nuovo trattamento per i pazienti con AD, che attualmente non hanno opzioni terapeutiche efficaci. Le precedenti ricerche si erano concentrate sulla prevenzione della malattia, sulla riduzione dei livelli di proteine ​​che causano placche e grovigli cerebrali e uccidono le cellule nervose.


"In questo nuovo ed entusiasmante studio, gli autori danno supporto a un nuovo approccio terapeutico sperimentale che funziona aiutando le cellule nervose a digerire le proteine ​​tossiche che altrimenti potrebbero causare la morte delle cellule", ha detto John Krystal, direttore di Biological Psychiatry.


Il primo autore Antonio Di Meco ha usato insieme ai colleghi un topo modello, triplo transgenico (3xTg), con un fenotipo simile all'AD, compreso il declino cognitivo, e le neuropatologie Aβ e tau caratteristiche della malattia negli esseri umani. Avevano già dimostrato che la somministrazione precoce di inibitori PD146176 della 12/15-lipossigenasi può prevenire l'insorgenza di queste caratteristiche nei topi. Per ottenere un scenario più reale in questo studio, hanno aspettato fino a quando i topi transgenici avevano un anno, quando sia i disturbi cognitivi che la neuropatologia si sono stabiliti, prima di somministrare il farmaco.


"Mostriamo per la prima volta che l'inibizione farmacologica selettiva dell'enzima 12/15-lipossigenasi inverte l'intero fenotipo simile all'AD", ha detto Praticò.


I topi 3xTg non trattati mostravano la compromissione dell'apprendimento e della memoria, come previsto, ma i topi 3xTg che hanno avuto il PD146176 per 3 mesi erano indistinguibili dai topi normali in un test della memoria. Negli stessi topi, i ricercatori hanno trovato che il trattamento PD146176 ha ridotto significativamente i livelli delle proteine Aβ e ​​tau insolubili.


L'inibizione del 12/15-lipossigenasi ha attivato l'autofagia, il sistema di uccisione naturale delle cellule del corpo. L'attivazione si è associata a una diminuzione dei livelli di tau, suggerendo che l'inibitore funziona riattivando il meccanismo dell'autofagia neuronale per eliminare l'accumulo cellulare di tau.


I risultati indicano che l'inibizione farmacologica del 12/15-lipossigenasi inverte il deterioramento dell'apprendimento e della memoria e riduce la neuropatologia Aβ e tau, anche dopo la loro comparsa nei topi anziani.


"I nostri risultati hanno un valore traslazionale importante dal momento che confermano questo enzima proteico come obiettivo terapeutico nuovo e percorribile con il potenziale reale di modificare la malattia di AD", ha detto Praticò.

 

 

 


Fonte: Materials provided by Elsevier via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Antonio Di Meco, Jian-Guo Li, Benjamin E. Blass, Magid Abou-Gharbia, Elisabetta Lauretti, Domenico Praticò. 12/15-Lipoxygenase Inhibition Reverses Cognitive Impairment, Brain Amyloidosis, and Tau Pathology by Stimulating Autophagy in Aged Triple Transgenic Mice. Biological Psychiatry, 2017; 81 (2): 92 DOI: 10.1016/j.biopsych.2016.05.023

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.